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15 strategie di digitalizzazione che hanno già attuato le banche italiane

15 strategie di digitalizzazione che hanno già attuato le banche italiane
29 marzo 2018

Dagli smartwatch ai servizi per i più giovani, passando per l’organizzazione interna e l’apertura verso le startup. Le banche cambiano ‘pelle’ per rispondere alle sfide della tecnologia e del mercato e trovarsi preparate di fronte allo sviluppo della digitalizzazione. Queste alcune delle soluzioni individuate dai finalisti del premio Innovazione Abi che ci raccontano come il mondo finanziario tiene il passo con il futuro e come risponde alle sollecitazioni delle nuove tecnologie per essere più competitivi.

1. Basterà una foto per il modulo F24

Avere un’app per il mobile banking non basta più. I clienti chiedono che i servizi (anche quelli più complessi) siano (letteralmente) a portata di mano. È questa la chiave della soluzione di Banca Mediolanum. Ha ridisegnato l’app, aggiungendo la possibilità di pagare con lo smartphone il modulo F24 (cioè le imposte). Basta inquadrarlo con la fotocamera e scattare. L’innovazione bancaria è anche una questione di polso.

2. Possibilità di inviare piccoli pagamenti

Creval ha sviluppato un’app per smartwatch che include tutte le funzioni per gestire carte, conti correnti, investimenti. E con la possibilità di inviare piccoli pagamenti con un “tap”.

3. Il ‘braccialetto’ di credito

Unipol ha invece portato in Italia Letspay: una carta di credito da tenere “allacciata” come un orologio. Si tratta infatti di una carta di debito simile alle Sim del telefono. Si infila in un braccialetto e permette di pagare il conto avvicinando il dispositivo al Pos. Senza portare con sè il portafogli: una soluzione che potrebbe tornare utile in spiaggia, a un concerto o quando si esce per una corsetta ma si passa dal supermercato prima di tornare a casa.

4. Un coworking (e credito) per le startup

L’innovazione bancaria non passa solo dal digitale e da nuovi canali. Si vede anche dall’offerta di nuovi strumenti di supporto a famiglie e giovani. La Bcc Cesena ha aperto “l’Accademia delle idee”, un progetto rivolto agli under 35 con un’idea innovativa. Il bando permette a 4 startup locali di frequentare gratuitamente uno spazio di coworking. Dove usufruire non solo di servizi ma anche dei contatti della banca con le imprese del territorio. E, se necessario, anche del credito per crescere. Cariparma ha invece scelto di collaborare con 5 istituti superiori di Parma per offrire agli studenti un percorso che si apre con l’educazione finanziaria, passa per stage formativi e si conclude con la possibilità di accedere a un finanziamento a tasso zero.

5. Un portale per i conti e le spese della famiglia

Tra i finalisti del premio innovazione Abi c’è anche il progetto Bancaperta di Creval: un portale personalizzato per tenere in ordine i conti e le spese della famiglia.

6. 48 ore per il credito alle imprese

Tecnologia e innovazione stanno cambiando anche il rapporto con le imprese. A cominciare dalla gestione del credito. I nuovi strumenti e la capacità di analisi permettono di velocizzare i processi. Come ha fatto Ing con Prestito Arancio Business, un sistema di “prestito istantaneo” rivolto alle Pmi. Pochi minuti per una valutazione creditizia e 48 ore per l’erogazione. Il caso Ing rappresenta un esempio di collaborazione tra banche tradizionali e startup.

Prestito Arancio Business si appoggia infatti sulla fintech americana Kabbage. Il supporto alle imprese può andare oltre i prestiti. Ubi Banca ha creato una piattaforma che aiuta le aziende a creare piani di welfare. Mettendo a disposizione, tra le altre cose, la tecnologia per gestire premi di risultato e offerte “su misura”. Bnl ha varato Filiere 4.0, un progetto che mira a creare una rete di imprese e a stimolare gli investimenti in tecnologie di nuova generazione.

7. Un maggiordomo digitale per le richieste dei clienti

Oltre alle sfida di conquistare i clienti, le banche ne hanno un’altra, non meno complessa: migliorare l’organizzazione interna (e risparmiare). Sempre più spesso, il primo contatto online passa da un chatbot, cioè da un software in grado di conversare con i clienti. Il chatbot di Creval si chiama “Ambrogio”, come il maggiordomo di una famosa pubblicità. È in grado di capire le richieste degli utenti, rispondere alle loro domane e – nei casi più complessi – inoltrarle a un collega umano. Intesa Sanpaolo ha avviato un progetto di riorganizzazione che ha battezzato “Banca 4.0”. Non solo per monitorare i processi ma anche per monitorarli e capire dove poter migliorare.

8. La digitalizzazione dei family bancker

Mediolanum ha scelto di “digitalizzare” la sua rete di “family banker” con un’app dedicata ai professionisti per facilitare la gestione dei clienti. Innovazione, a quanto pare, gradita: è stata adottata da 9 family banker su dieci.

9. La banca aperta, piattaforme nelle mani di sviluppatori esterni

Quando l’innovazione spinge per rivoluzionare il settore, si può attendere di essere travolti. O si possono sfruttare le novità a proprio vantaggio, aprendosi a startup, idee, tecnologie. Banca Sella ha varato il progetto “Open Banking”. Ha messo la propria piattaforma tecnologica nelle mani di sviluppatori esterni. Obiettivo: permettere ad aziende e startup di accedere a servizi e funzioni finora accessibili solo dalla banca.

10. L’algoritmo per incassi e pagamenti di fatture

L’apertura all’innovazione funziona e il fintech non è il nemico. Anzi. Ne è prova il fatto che Unicredit ha lanciato UC Balance, un servizio (basato su un algoritmo) per gestire automaticamente incassi e pagamenti di fatture. Una rete che Unicredit, non ha caso, ha definito “una fintech dentro la banca”.

11. La blockchain che gestisce le aste

Il Credito Valtellinese sta invece esplorando la blockchain. L’istituto ne sta studiando l’utilizzo per migliorare la gestione delle aste.

12. Il direttore finanziario virtuale

L’innovazione permette alle banche di sfruttare il loro più grande tesoro: i dati. Bnl ha lanciato un “Cfo virtuale”. Cioè un’applicazione basata su big data e machine learning in grado di analizzare e anticipare il fabbisogno di credito delle imprese. Più dati a disposizione significa anche conoscere meglio i propri clienti. E fornire esperienze e offerte su misura, come sta facendo Intesa Sanpaolo con il progetto battezzato “The Customer Sphere”.

13. La “Tube Experience” per i clienti

Per seguire il cliente ovunque si trovi è nato anche Tube Experience di Findomestic: un progetto che ha messo la fruizione via smartphone al primo posto. Per tutti i servizi (dalla cessione del quinto alla richiesta di credito).

14. Il sostegno, non solo finanziario, all’ambiente

L’idea di una banca innovativa si traduce anche in una maggiore sostenibilità, non solo dal punto di vista finanziario ma anche ambientale. Progetti come BPER Life4Energy e Bnl-Banca sostenibile incentivano i finanziamenti per la riqualificazione degli edifici, per progetti che riguardano energie rinnovabili e progetti socialmente responsabili. Come hanno dimostrato anche la campagna con cui Crèdit Agricole è entrata nel mercato italiano e quella di Banca Sella, che ha proposto a 5 mila clienti di “adottare” un albero attraverso la community della startup Treedom.

15. La banca dei Maker

I finalisti del premio Innovazione Abi dimostrano che, dietro lo sportello, le banche italiane si stanno muovendo e stanno cambiano. Ma come farlo capire? Con la comunicazione. Ecco perchè c’è stato un riconoscimento anche ai nuovi modi di raccontare il settore. Se lo è aggiudicato Bnl per il progetto “Explorer” messo in campo durante la Maker Faire 2017, cioè durante una delle maggiori fiere dell’innovazione d’Europa. è stato un modo per raccontare l’universo maker (con incontri e dirette streaming). E allo stesso tempo per intercettarne le idee e i talenti. Anche la comunicazione, quindi si innova.

Source: www.agi.it

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