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3 esercizi per favorire la propria conoscenza emotiva

3 esercizi per favorire la propria conoscenza emotiva
26 settembre 2017

Vi siete mai chiesti cos’è la conoscenza emotiva o perché è cosi importante svilupparla? Le emozioni esistono perché forniscono informazioni preziose, ci aiutano ad adattarci ai cambiamenti e a migliorare la nostra vita sociale. Ma siamo sempre in grado di interpretare quello che stanno cercando di dirci? Per trarne il massimo beneficio, è importante imparare ad identificare queste emozioni e attribuire esse un significato. In questo modo, sapremo il motivo della loro comparsa e quali sono i sensi di cui la nostra mente si avvale a seconda delle situazioni.

“Conoscere se stessi è l’inizio di ogni sapienza”
-Aristotele-

Come favorire la conoscenza emotiva

La conoscenza emotiva è fondamentale per godere di una sana intelligenza emotiva. Spiega che l’uomo ha criteri che gli permettono di identificare e differenziare le emozioni, in se stesso e negli altri, e lo aiuta anche a capire perché si sono manifestate e in cosa possono esserci utili. In questo modo, la conoscenza e l’esperienza emotiva riescono a regolare in modo efficace il nostro stile di vita senza causare eccessivi disagi.

In questo articolo verranno esposti le strategie principali per aumentare la propria conoscenza emotiva. Come possiamo iniziare a conoscerci emotivamente?

A tale scopo, possiamo preparare un registro settimanale che utilizzeremo per una o due settimane. In esso appunteremo le emozioni che viviamo durante la giornata e le situazioni in cui si presentano. Così facendo, saremo consapevoli di quali sono le emozioni che prevalgono maggiormente. Questo esperimento sarà utile anche a farci capire che spesso proviamo emozioni contrastanti.

Per migliorare la nostra capacità di identificazione, è bene porsi alcune domande alle quali è importante rispondere, come ad esempio “che emozione era?” oppure “come so che si trattava di quell’emozione?”. In questo modo, possiamo riconoscere i dati e gli indizi, i quali ci indicano con precisione se si trattava di un’emozione piuttosto che di un’altra.

Potenziare la propria conoscenza emotiva

Dopo aver incrementato la propria conoscenza emotiva e aver identificato le proprie emozioni, è il momento di trarne vantaggio. L’obiettivo ora sarà comprendere le funzioni di tali emozioni, il modo in cui ci incitano all’azione, oltre a capire che ciascun individuo ha diversi pensieri, sentimenti e intenzioni. Ovvero, promuoveremo questa consapevolezza emotiva nelle interazioni sociali.

A tale scopo, possiamo lavorare sulla comprensione delle emozioni in diverse situazioni: da quelle in cui non siamo coinvolti, come video o storie estranee a noi, a conflitti in cui siamo stati protagonisti e in cui abbiamo manifestato varie emozioni.

Quando abbiamo ben chiaro l’emozione e la situazione che vogliamo analizzare, è utile suddividerle in sequenze rispetto a come si sono sviluppate. Per ciascuna di essa, inoltre, dovremo analizzare i diversi personaggi, ma anche quello che hanno detto o fatto, cosa pensavano e quali emozioni hanno provato.

Cosi facendo, saremo consapevoli di quali emozioni, pensieri e comportamenti sono correlati. Ma non solo, capiremo anche che quello che pensiamo e proviamo in tempi diversi non deve coincidere con quello che gli altri pensano e sentono. Infine, comprenderemo che la funzione motivazionale che abbiamo menzionato in precedenza, fa sì che le emozioni attivino la nostra mente per cercare ciò di cui abbiamo bisogno.

Non bisogna cercare di analizzare sempre le proprie emozioni

Come tutto nella vita, la conoscenza emotiva deve essere usata con equilibrio. Quando non è presente, non ci aiuta, ma nemmeno essere continuamente consapevoli delle proprie emozioni e delle proprie sensazioni corporee. Per questo motivo, dobbiamo imparare a ridurla perché, in caso contrario, correremmo il rischio di perdere il potere dinamico delle emozioni.

“Cambia la tua attenzione e cambieranno le tue emozioni. Cambia le tue emozioni e la tua attenzione cambierà luogo”
-Frederick Dodson-

A tale scopo, mezz’ora al giorno per una settimana potremo pensare alle nostre preoccupazioni in modo da scacciarle dalla mente, ma anche provare emozioni negative senza evitarle. Questo esercizio non consiste nel gioire delle proprie disgrazie, bensì relegare a questo limitato spazio di tempo la preoccupazione costante che di solito occupa la nostra intera giornata.

Se durante la giornata proveremo un’emozione sgradevole, invece di rimuginare su di essa senza giungere ad alcuna conclusione, la ignoreremo finché giunga la mezz’ora stipulata. In questo intervallo di tempo, dobbiamo sederci in un angolo della casa nel quale non verremmo interrotti e programmeremo una sveglia della durata di trenta minuti. Una volta concluso l’esercizio, possiamo riprendere le nostre attività.

“È sorprendente come, una volta che la mente sia libera dall’inquinamento emotivo, emergono la logica e la chiarezza”
-Clyde de Souza-

Con questi tre esercizi, riusciremo a trarre vantaggio dalla nostra conoscenza emotiva, in modo da sfruttare le nostre emozioni per favorire il nostro benessere fisico e mentale. È normale provare emozioni negative, ma è importante imparare ad identificarle per non lasciarle emergere con troppa frequenza… Alimentate la vostra conoscenza emotiva!

 

Source: lamenteemeravigliosa.it

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