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Bologna, presidio contro libro sulle “atrocità partigiane”. Anpi: “Calunnie, non storia”

21 gennaio 2019

“no non è mai una vergogna che a bologna
venga data una sala pubblica un fascista
stasera se la presentazione di stella il
suo libro fratello mitre che è una sua
rivisitazione della resistenza dove lui
si sbilancia tutto da una parte dove
partigiani diventa degli assassini e
fascisti sono salvatori della patria
io faccio i nomi cognomi e ci metto pure
le fotografie di questi assassini quindi
è giusto che si sappia è un’esigenza
antropologica ma che faccia avrà avuto
quello che ammazzato 60 fascisti quella
che è ma stato 116 fascisti come un
certo luigi borghi di bologna
116 fascisti che faccia può avere io
sono diventato matto provare la
fotografia ma lo trovate c’è chi ha
detto che però si tratta di un libro
vigliacco perché è stato scritto anche
dopo la morte di questi partigiana
allora era un membro vigliacco allora io
che mi metto metto la faccia che rischio
processi rischio pignoramenti di case
sarei un vigliacco
secondo nel secondo l’opinione ai
partigiani di quelle iscrive però sono
morti 100 se io dico che un partigiano
ammazzato 50 persone
non c’è biglia kyrie sui libri contro fi
un’opera di di umanità e si dice che
queste persone sono stati delinquenti si
dice che queste persone hanno ucciso ma
non c’è una fonte non è citata una fonte
in questo libro che di questo libro non
è un libro di storia è un libro di
calunnie quando si calunnia
probabilmente prima o poi una resa dei
conti ci sarà
io mi auguro che ci sia vogliamo
testimoniare ai nostri partigiani quella
stima e quella fiducia e quella
riconoscenza che abbiamo sempre a loro
dimostrato quando erano in vita
vengo da una famiglia che la resistenza
l’ha fatta mio padre ha fatto il
partigiano mia madre era fatta la
staffetta so anche quello che è successo
e immediatamente dopo la guerra contro
contro chi aveva partecipato nella
resistenza e quindi siamo quando sento
queste cose pochino mi dà noia
resistenze
una bufala colossale perché problema è
che l’italia non è stata liberata
stati carri armati americani a 11 anni
nel 1945 cioè appena finita la guerra no
e sono andato in piazza e ho visto dei
dei antifascisti non so come dire non so
se erano partigiani che hanno scoperto
col passava una persona anziana che dico
dicevano che era un fascista lambiccato
per terra e hanno cominciato a prenderlo
a calci
questo mi ha convinto che avevo ragione
io cioè man mano che andiamo avanti la
resistenza sempre fatto più cose e non
ha fatto nulla se non seminare odio
attraverso la creazione delle
rappresaglie la nefandezza più grande di
tutte le fosse ardeatine e dovevano
farsi inchiodare tutti in piazza nettuno
sotto lì dove adesso c’è il sacrario che
ha chiamato luogo di ristoro dai
fascisti tutti lì impunemente stare lì
sotto con contro i tedeschi che
combattevano quei calcoli carri armati e
coi cannoni
non lo so faccia lei era guerra e allora
era guerra io sono la nipote di un
partigiano medaglia d’oro qua a bologna
che è ufficiale jugoslavia
i loro generale gli comandò di
combattere contro i tedeschi e fu
ammazzato subito non è che io discuto
alla libertà di farli esprimere il
proprio pensiero però ecco c’è sede sede
allora lui ha presentato questo libro
nelle sedi di casapound va benissimo che
faccia però non viene in una sala del
comune
purtroppo veniamo fuori da una guerra
civile dove c’è stato tanto sangue da
una parte dall’altra
finché una parte sostiene di essere
buona e la facendo passare gli altri
mercatini non sembrano mai da nessuna
parte
questi libri servono secondo me a far
emergere delle verità sempre conosciute
sempre taciute per paura per timore
specialmente qui in emilia romagna
stanno venendo fuori dopo 70 anni 80
anni come naturale che venga fuori
restare uno si dice fascista è contrario
alla libertà perché allora dovrebbero
fare lo stesso con chi si dichiara
comunista non dico che siamo a due passi
da lì nasce del fascismo ma ci sono
tutti i presupposti per farlo libertà e
quindi che penso che sia dovere di tutti
essere presenti questo tipo di
manifestazione più volte siamo scesi in
piazza contro il revisionismo credo che
non si cesserà mai perché ovviamente i
conti probabilmente con il fascismo non
sono stati mai fatti nella maniera
compiuta e probabilmente ciclicamente
questi valori ritornano fuori”

Di Silvia de Santis

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