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Cultural, festival della cultura alimentare

25 marzo 2017

Esportare la cultura alimentare italiana in Francia, un passo oltre ogni luogo comune su pizza, pasta e affini. L’ambizione è quella di mettere in connessione produttori e cuochi con il pubblico francese“.

Obiettivo importante quelli di Cultural, il festival della cultura alimentare (giunto alla quinta edizione) che da domani fino a lunedì porterà a Parigi espositori, chef, pizzaioli, panificatori, sommeliers, che si avvicenderanno in masterclass, ateliers, tavole rotonde, laboratori e special dinner.

Ma l’intento della manifestazione è anche quello di “semplificare“, cioè sottrarre tecnicismi per estrarre il meglio dalla materia prima, addizionando valore. Abbattere ogni mediazione fra materia prima e piatto finito, fra cuochi e produttori. Eliminare il superfluo, e il superficiale, nella ricerca giornaliera del buono autentico. La “semplicità” è infatti il tema di questa edizione, che grazie a circa sessanta tra chef e produttori racconterà prodotti e piatti negli spazi del Bastille Design Center.

I protagonisti porteranno a Parigi la loro idea di “fatto in Italia“, attraverso storie e pensieri differenti, accomunati dal percorso personale di ricerca che li ha condotti ai propri piatti ed ai prodotti finiti. Nella tre giorni ci saranno varie masterclass ma anche laboratori, come quelli dedicati alla pizza, focalizzati sulle tecniche di base degli impasti ma anche sulle farciture. Inoltre i protagonisti si alterneranno ai fornelli nelle “special dinner” che chiuderanno le serate di sabato e domenica.

Cultural ha un suo peculiare modo di presentare il made in Italy“, ha spiegato Mauro Bochicchio, ideatore del festival e presidente della società Consortium Paris che organizza l’evento. “L’approccio è pedagogico e conviviale insieme“, ha sottolineato Bochicchio, “mettiamo in connessione persone, idee e prodotti. Ciascuno con la sua identità diventa parte di una trama, l’insieme risulta essere una rappresentazione fedele del lifestyle italiano: che vuol dire gusto elevato all’ennesima potenza, capace di sedurre i popoli ai quattro angoli del mondo, ma anche un modello culturale fondato sull’alimentazione sana, la qualità delle materie prime e la sostenibilità dei modelli produttivi“.

Il tema della semplicità sarà interpretato da grandi protagonisti della cucina italiana, come Corrado Assenza: “Ogni volta che ho cercato di definire la semplicità ogni spiegazione è risultata sempre troppo complicata, capziosa, oscura“, ha spiegato il maestro siciliano, “Che dire? La semplicità è un ground zero del pensiero. Uno stato di natura, un travaso diretto dalla materia, dalla realtà all’aria, senza transiti né sovrastrutture. Una trasfusione continua e lineare di natura, alla quale si arriva per sottrazione“.

Gli altri protagonisti di Cultural saranno Gennaro Battiloro (Associazione verace pizza napoletana); Antonio Biafora (Biafora, San Giovanni in Fiore a Cosenza); Eugenio Boer (Essenza, Milano); Antonin Bonnet (Quinsou, Parigi); Roy Caceres (Metamorfosi, Roma); Manuel e Christian Costardi (Ristorante Christian e Manuel, Vercelli); Michele Farnesi (Dilia, Parigi); Jacques Genin (pasticceria Jacques Genin, Parigi); Giovanni Gigante (Hotel Boutique Tentazioni, Cavigliano in Svizzera); Peppe Guida (Antica osteria Nonna Rosa, Vico Equense a Salerno); Denny Imbroisi (Ida, Parigi); Leonardo Lacatena (Osteria dei sassi, Matera); Vitantonio Lombardo (Locanda Severino a Caggiano, Salerno); Mauro Vanni (pizzeria Popine, Parigi); Gennaro Nasti (pizzeria Bijou, Parigi); Roberto Petza (S’apposentu, Cagliari); Nino Rossi (Qafiz, Reggio Calabria); Angelo Sabatelli (Ristorante Angelo Sabatelli a Putignano, Bari); Christophe Santaigne (Papillon, Parigi); Cristoforo Trapani (Magnolia a Forte dei Marmi, Lucca); Bruno Verjus (Table, Parigi); Mauricio Zillo (A Mere, Parigi).

Source: www.ifood.it

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