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Il fiore più bello di tutti è l’onestà

Il fiore più bello di tutti è l’onestà
3 maggio 2017

Le persone oneste sono dirette, genuine e si godono quella felicità profonda che può nascere solo dalla coerenza tra pensieri e azioni. In loro non c’è nulla di impostato, solo pensieri chiari e un cuore limpido in cui la verità ha sempre in mano le redini della situazione e in cui l’umiltà è il vento che gonfia e spinge le vele della coscienza.

Chi sceglie di vivere in questo scenario di autenticità emotiva e psicologica sa che avrà un prezzo da pagare. Il primo tra tutti è evidente: l’onestà è sempre sincera, e questa sincerità ha più di un effetto collaterale nelle persone che non sono abituate a bocche senza peli sulla lingua e cuori che detestano le bugie.

Il secondo prezzo da pagare, forse meno conosciuto, è relativo al nostro mondo interiore. Essere onesti ci costringe ad un’autoesplorazione per comprendere i nostri limiti e per entrare in contatto con quell’angolo remoto in cui si nasconde la nostra vulnerabilità. Abbiamo tutti dei difetti, dei buchi neri e delle zone sensibili. Le persone oneste ne sono molto consapevoli.

D’altra parte, non possiamo dimenticare che questa dimensione psicologica ha anche un valore sociale molto importante. Al di là di essere uno strumento fondamentale e molto valido per la nostra crescita personale, è anche un motore in grado di stimolare il nostro benessere in quanto individui all’interno di un contesto sociale.

Tutti meritiamo uno stipendio onesto, un lavoro onesto e anche una classe politica che si basi su questo stesso principio. Così, proprio perché i grandi cambiamenti partono dai piccoli passi, vi invitiamo a mettere voi stessi in pratica questo valore, a partire dalle azioni quotidiane. Vi assicuriamo che ne varrà la pena.

Le persone oneste sono degli “psiconauti”

Come sappiamo bene, gli astronauti esplorano i confini dello spazio, sono in grado di scoprire nuovi mondi e provano un’estrema curiosità per tutto ciò che va al di là del nostro piccolo e meraviglioso pianeta Terra. Bene, sul versante opposto ci sono gli psiconauti. Sono persone che approfondiscono con coraggio ed elegante abilità tutti quei percorsi interiori, intimi e tanto complessi come gli universi emotivi e le costellazioni psicologiche.

“Preferisco disturbare con la mia onestà che far piacere con la mia ipocrisia.”

 

Le persone oneste sono più felici perché hanno igienizzato molti di quegli abissi personali in cui prima regnava l’indecisione, accompagnata da quella paura feroce che le rendeva schiave delle mezze verità o della menzogna. Sono persone che hanno imparato anche ad essere critiche con se stesse, che tollerano i loro difetti senza auto-castigarsi, che ascoltano quel comandante interiore che le spinge a migliorarsi ogni giorno un po’ di più.

Nessuno può essere onesto con il vicino di casa se non lo è prima con se stesso. Nessuno può indicare la pagliuzza nell’occhio dell’altro senza aver prima spazzato in casa propria. Tutto questo spiega perché, proprio come dimostrano gli studi, le persone che praticano l’onestà godono di migliore salute e provano un sentimento di felicità e benessere più puro. Il segreto, senz’altro, risiede in questo esercizio di autoconoscenza.

Essere onesti con noi stessi implica molte volte seguire quel guerriero spirituale che ci rivela qual è il nostro stato al momento presente. Ci rivela i nostri punti deboli e le nostre zone vulnerabili, i nostri punti più bui, ma allo stesso tempo ci guida per curarci e permetterci di avere un’immagine più forte e completa di noi stessi. Così continueremo a camminare seguendo la via della verità, ma anche dell’umiltà.

La storia del fiore dell’onestà

Vi presentiamo un breve racconto di grande bellezza che ci trasmette un meraviglioso insegnamento per quanto riguarda l’onestà.

La storia affonda le sue radici nell’antica Cina, intorno all’anno 250 a. C. Il nostro protagonista è un giovane principe di una regione del nord che per ottenere il ruolo di imperatore doveva per forza contrarre matrimonio. Così, infatti, voleva la legge, e per scegliere la donna migliore da avere al suo fianco il principe ideò una prova davvero astuta.

La corte organizzò una festa, invitando tutte le giovani che volessero contrarre matrimonio con il principe a presentarsi nel cortile del palazzo. Tra tutte, ce n’era una che amava in segreto l’aspirante imperatore. Tuttavia, era consapevole di non avere grazia né ricchezze, tanto meno bellezza. Sua madre aveva cercato di levarle dalla testa quel sogno, ma poiché il suo cuore non si era arreso e lei era d’animo coraggioso, decise di presentarsi alla festa.

Quando tutte le ragazze furono riunite nel cortile del palazzo, il principe distribuì ad ognuna di loro un seme, posandolo sul palmo della loro mano. Disse a tutte loro che le avrebbe convocate di nuovo dopo sei mesi. Quella che avesse portato con sé il fiore più bello, sarebbe diventata la sua sposa.

La nostra giovane protagonista rientrò contenta a casa. Era un’ottima giardiniera e tutte le piante che passavano dalle sue mani davano fiori stupendi. Tuttavia, le settimane e i mesi iniziarono a passare, ma dal vaso in cui aveva piantato il seme non spuntava nessuna pianta. Sua madre le consigliò di nuovo di dimenticare il principe, ma lei si disse che anche se ci fosse dovuta andare a mani vuote e senza nessun fiore, si sarebbe comunque presentata all’appuntamento… Fosse solo per vedere un’ultima volta l’uomo che amava.

Passati i sei mesi, le ragazze si riunirono di nuovo nel palazzo. Tutte avevano tra le mani fiori bellissimi, perfetti e spettacolari. Come avevano fatto? La giovane piangeva in silenzio mentre osservava il principe che camminava tra le ragazze e valutava ogni fiore. Finché non arrivò davanti a lei e la prese delicatamente per mano.

“Mi sposerò con questa donna,” disse con voce squillante e felice. La giovane non aveva parole, e quando tutte le altre scandalizzate chiesero perché, lui rispose sicuro: “Tutti i semi che avevo distribuito erano sterili. E questo significa che solo questa ragazza mi ha portato il fiore più bello di tutti: quello dell’onestà.

Come ci dimostra questa bella storia, quindi, essere onesti non è altro che la dimostrazione della nostra integrità, del nostro coraggio e della nostra maturità. Tutte virtù che dobbiamo curare con dedizione e far germogliare nella nostra vita ogni giorno.

Source: lamenteemeravigliosa.it

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