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Francigena in e-bike

Francigena in e-bike
23 ottobre 2018

La meravigliosa Tagliata Di Via Del Signorino, A Viterbo ...

Le torri di San Gimignano, considerata insieme a Bologna la “Manhattan” del Medioevo. Le mura possenti di Monteriggioni, cantate dal sommo Dante nella Divina Commedia (XXXI, Inferno). La Siena gotica dei Templari. E i paesaggi da sogno offerti dalle colline toscane e da sua maestà l’Amiata, la montagna Madre, l’antico vulcano spento che sprigiona nelle acque termali la sua energia primordiale. Tante le suggestioni dispensate dalle Terre di Siena, dal 2013 prima vasta area carbon free d’Europa. A disposizione del viaggiatore siti Unesco, riserve naturali e oltre 70mila ettari di aree protette, che fanno da cornice a uno dei cammini della fede più importanti del Medievo: la Via Francigena.

Ciclovia nella storia
Descritta dall’arcivescovo Sigerico nel 990 d.C. e battuta per secoli da crociati e pellegrini, l’antica via Romea, che collegava Canterbury a Roma, è diventata “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa”. E gioca un ruolo sempre più significativo nell’ambito del turismo sostenibile. Tanto che l’antico tracciato è stato affiancato da percorsi ciclabili, grazie allo sforzo di amministrazioni e amatori. Prima fra tutte la Regione Toscana, che con un master plan di 13 milioni di euro approvato nel 2013, conclusa la messa in sicurezza del percorso pedonale, sta posando la segnaletica lungo le tappe ciclabili comprese nei suoi confini. Il resto l’ha fatto il progetto “ViaFrancigena.bike” promosso da SloWays, tour operator del Movimento lento, in collaborazione con Slow travel network e l’Associazione europea delle vie francigene (Aevf).
«Una campagna di crowdfunding ha realizzato il più lungo itinerario cicloturistico mai segnalato in Italia: 1.040 km dal Colle del Gran San Bernardo (Aosta) alla Capitale, sui quali sono stati posizionati circa 6.000 adesivi bianchi e azzurri su cippi, pali, alberi e muri, che indicano al viaggiatore la CicloVia Francigena», spiega Alberto Conte, fondatore di SloWays e progettista del percorso, dal 2018 disponibile anche sull’app ufficiale della Via Francigena, scaricabile gratuitamente dal portale viefrancigene.org. «Le varianti ciclabili mantengono la bellezza del tracciato di Sigerico, senza intaccarne la correttezza storica. Deviando, solo se necessario, su strade secondarie asfaltate e strade bianche, transitabili dalle bici con le borse», assicura Conte, responsabile tecnico in Italia per conto dell’Associazione europea delle vie francigene.

Passaggio in Toscana
Fruibile, dunque, il percorso ciclabile nelle Terre di Siena, che da San Gimignano arriva a Radicofani. Oltre 120 km percorribili in due giorni, contraddistinti dalle continue pendenze imposte dai colli toscani, facilmente superabili in e-bike. Un viaggio affascinante, che partendo dalla città famosa per il suo skyline, dominato da 15 spettacolari torri medievali (un tempo se ne contavano 72), si snoda lungo le verdi colline della Val d’Elsa, fra abbazie millenarie, necropoli etrusche e Terre murate. Come Poggibonsi, Colle Val d’Elsa e la splendida città fortificata di Monteriggioni, emblematico esempio d’impianto difensivo. Un’attenzione particolare merita Siena, dove i mille cammini francigeni si riunivano verso Roma. Luogo simbolo del mondo francigeno è il complesso museale dell’Ospedale Santa Maria della Scala, in piazza Duomo, il più antico d’Europa e sede dell’ostello, dov’è possibile timbrare le credenziali del pellegrino. Si svolgeranno a piedi, invece, gli itinerari della XV edizione della “Giornata del trekking urbano”, prevista il prossimo 31 ottobre, incentrati quest’anno sul cibo nella storia di Siena: dai Pispini, alla ricerca delle vestigia dell’arte dei vasai, al manicomio S. Niccolò, dove i malati producevano alimenti nell’orto dei Pecci.
Lasciata Siena alle spalle, il percorso prosegue lungo i crinali della Val d’Arbia, fra scenari magnifici, solcati da interminabili strade bianche, che restituiscono la dimensione spirituale del viaggio solitario dei pellegrini. E si addentra negli orizzonti sconfinati delle crete senesi, disseminate di pievi, borghi e dalle tipiche “grance”, fattorie fortificate che producevano il grano destinato ai viandanti. Come quella di Cuna, appartenente all’ospedale Santa Maria della Scala, testimonianza preziosa del sistema di welfare nell’Età di mezzo.

Radicofani Buonconvento 094

Segue Buonconvento, uno dei “borghi più belli d’Italia” e tappa dell’Eroica, manifestazione cicloturistica d’antan che attira cicloamatori da tutto il mondo. Risalendo la Valle dell’Ombrone, ecco le vie del Brunello, fra colline disegnate da file sterminate di vigneti e la Val d’Orcia, dai paesaggi inconfondibili segnati da cipressi. Impegnativi saliscendi portano alla piazza delle Sorgenti di Bagno Vignoni, dominata dall’imponente vasca termale cinquecentesca dove Santa Caterina da Siena e Lorenzo il Magnifico trovarono ristoro. Culmine del percorso la Rocca di Radicofani (900 metri slm), dalla quale la vista sull’Amiata toglie il fiato. Località, questa, che sarà tappa della “World francigena ultramarathon”, che il 20 e 21 ottobre partirà da Siena per arrivare ad Acquapendente (Lazio), la Gerusalemme d’Europa. Un tuffo nella natura e nel passato, che restituisce una visione inconsueta del Medioevo toscano e di un territorio ricco di storia, arte e tradizioni.l

info
regione.toscana.it/via-francigena
viefrancigene.org
www.eroica.cc

 

Source: lanuovaecologia.it

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