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Istituita la Giornata nazionale per le vittime di mafie: sarà il 21 marzo

3 marzo 2017

Con 418 voti a favore e nessun contrario, c’è il via libero definitivo all’istituzione della giornata che ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie.

Dunque, il 21 marzo già scelto da Libera, viene riconosciuto adesso come un giorno simbolico in cui ricordate coloro che sono stati uccisi dalla criminalità organizzata.

“L’approvazione della legge testimonia la volontà delle Istituzioni di rendere patrimonio vivo e fecondo l’esempio di quanti sono caduti sotto i colpi della violenza mafiosa“, dice in una nota Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia.

“E’ un lungo elenco, di donne e uomini, anziani, giovani e bambini che da oltre vent’anni, grazie a Libera, nel primo giorno di primavera risuona in tante piazze del Paese e che finalmente da oggi diventa la data in cui tutta l’Italia si riconosce nell’impegno comune contro l’illegalità e la criminalità organizzata”, spiega ancora.

E come dimenticare i bersagli sbagliati, le vittime del racket e dell’usura, i togati, i ‘colpevoli’ d’onore, le vittime della lupara bianca e i tantissimi bambini: da Cocò Campolongo a Dodò Gabriele, da Gianluca Congiusta a Nicholas Green, un elenco lunghissimo che annovera oltre centinaia di persone.

Nomi che vengono tenuti in vita grazie all’impegno e alla forza dei familiari che da anni, si battono per cercare la verità e per non far cadere il ricordo nell’indifferenza.

“La storia d’Italia è anche storia dei condizionamenti dei poteri mafiosi e il valore civile di una memoria condivisa rappresenta una condizione essenziale per fronteggiare le nuove mafie, sempre più collusive e meno violente, promuovere la giustizia e difendere la democrazia“, conclude Bindi.

In occasione della Giornata gli istituti scolastici di ogni ordine e grado promuoveranno, iniziative volte alla sensibilizzazione sul valore storico, istituzionale e sociale della lotta alle mafie e sulla memoria delle vittime.
Cerimonie, incontri e iniziative per coinvolgere i cittadini in una battaglia di civiltà.

Dominella Trunfio

Source: greenme.it

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