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La grande porta d’Oriente: Istanbul

10 maggio 2017

Vi è mai capitato di sentire un suono, un odore, qualsiasi cosa che vi riportasse indietro nel tempo e vi facesse collegare a “questa cosa” il ricordo di un viaggio?

A me capita spesso! Così l’altro giorno stavo facendo un giretto per i vicoli di Genova – la città in cui abito momentaneamente – e ho sentito un odore fortissimo di spezie!
Così nel giro di qualche secondo mi ritrovai con la mente al Gran Bazar di Istanbul! =)

gran bazar

Come ci sono finita ad Istanbul?

Dovete sapere che sono sempre stata un’appassionata di musica Rock e una “tipa da transenna” ai concerti, così dopo essermi sparata tutta la tournée dei Litfiba che non hanno fatto altro che cantarmi nelle orecchie “grande porta d’Oriente, Istanbul – Istanbul” ho deciso di pianificare il mio viaggio in Turchia.

La prima tappa del mio viaggio è appunto Istanbul.

Istanbul è meravigliosa, tranquilla, una città a portata di donna che viaggia in solitaria. Stando a quello che ho letto in giro è una tra le città più sicure del mondo.

E’ una città immensa! Pensate che conta circa 14 milioni di abitanti. Sapevate che, come Roma, nasce su 7 colli? Inoltre, l’imperatore Costantino voleva portare lo splendore di Roma in Oriente poiché avrebbe lasciato l’impero diviso tra i due figli. Istanbul è sempre stata, senza dubbio, il punto di congiunzione tra Oriente ed Occidente grazie soprattutto alla sua struttura geografica e al canale del Bosforo.

Arrivati a Istanbul si viene immediatamente travolti dai suoni della città! Subito dal primo impatto si sentono i minareti delle moschee in lontananza che invitano i fedeli alla preghiera. Della serie: “Viaggiando si imparano tante cose e si fanno anche scoperte interessanti” … Una delle scoperte del mio viaggio è stato il SUCCO DI MELOGRANO spremuto in diretta. Caspita!!! Non nasce in brick!

Non perdete l’occasione di stupirvi in ogni angolo della città, e non solo per il succo di melograno.

succo di melograno

Restate con i piedi per terra, ma con la testa tra le nuvole, e, visto che camminando sarete sicuramente arrivati al Gran Bazar, se siete stanchi mangiate qualche dattero, sono molto energetici e aiutano soprattutto nei periodi caldi e considerato il fatto che nel gran bazar ci sono più di 4000 negozi e che ogni negoziante sarà ben felice di accogliervi ed intrattenervi, credo proprio ne avrete bisogno (soprattutto se siete amanti dello shopping).

Già che ci siete, se oltre allo shopping vi piacciono i dolci, non perdete l’occasione di assaggiare i lokum ed i baklava.

istanbul notte

Quando viaggio mi piace perdermi e girovagare senza una meta ben definita all’interno della città in cui mi trovo.

Mi ricordo di una notte stellata, una notte in cui c’era la luna piena, una notte magnifica per perdersi e poi ritrovarsi nella piazza di Sultanahmet: da un lato la Moschea Blu e dall’altro il museo-basilica Aya Sofia. Due monumenti immensi, la Moschea Blu è una delle circa 600 moschee presenti ad Istanbul, pensate che venne fatta edificare nel 1609 dal sultano Ahmet I in segno di perdono nei confronti di Allah per l’esito della guerra contro la Persia. Invece Aya Sofia è stata un po’ di tutti: nacque nel 562 come cattedrale cristiano-bizantina, poi diventò sede del patriarcato greco-ortodosso, successivamente fu cattedrale cattolica e poi moschea. Nel 1935 fu sconsacrata e diventò un museo.

Mi sentivo libera, lasciavo fluire le mie emozioni e sapevo di non voler andare via da quel posto: quanta magia è Istanbul… infatti pensate che ci sono tornata ben 5 volte (approfittando del volo della Turkish airlines diretto da Genova che c’era fino a qualche anno fa).

DA VEDERE ASSOLUTAMENTE in 3 giorni (oltre a quanto detto prima): cisterna basilica, Palazzo Topkapi, ponte di Galata, Beyoglu e torre di Galata, piazza Taksim.

DOVE DORMIRE: io suggerisco il quartiere Fatih – Sultanhamet: lo trovo più tranquillo. Se volete discoteche e locali moderni andate pure “dall’altro lato” a Beyoglu.

Spero il mio articolo vi sia piaciuto! Nel prossimo vi racconterò qualcosa della Cappadocia seconda tappa del mio itinerario.

Elisa Spadoni- Ti Porto In Viaggio

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