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La musica rende i bambini più intelligenti?

La musica rende i bambini più intelligenti?
18 dicembre 2017

Avete mai sentito parlare dell’effetto Mozart? Avete mai sentito dire che la musica rende i bambini più intelligenti? Sapete da dove derivano tutte le teorie che collegano musica e intelligenza? Vi siete mai fermati a pensare se queste teorie abbiano o meno una base scientifica?

Sono molte le circostanze o le attività che aiutano a potenziare l’intelligenza nei bambini. La musica è una di queste, ma non è l’unica. Molti studi si sono occupati di stabilire un vincolo tra l’apprendimento di uno strumento musicale e l’intelligenza. Il risultato? Stiamo forse dicendo che chi non impara a suonare uno strumento rimane intellettivamente “arretrato”?

Il progetto Baby Mozart, la serie di cartoni animati Little Einsteins e decine di programmi e progetti di stimolazione precoce ci hanno convinti del fatto che la musica rende più intelligenti i bambini. A tale scopo, sembra essere più indicata la musica classica, con particolare riferimento alle opere di Mozart.

Neonato suona il pianoforte

Ed ecco che d’un tratto genitori, docenti e perfino le donne durante la gestazione hanno cominciato a far ascoltare ai loro bambini musica classica e a portarli a scuola di musica, come se si fosse all’improvviso scoperto l’ingrediente segreto dell’intelligenza. La grande domanda, quindi, è: funziona davvero tutto ciò? La musica rende i bambini più intelligenti?

La risposta è no, o almeno, non tanto quanto ci si aspetterebbe. L’idea che suonare musica classica renda più intelligenti i bambini è stata infatti contraddetta da alcuni studi che smentiscono questa teoria.

Lo studio che nel 1993 rivelò che la musica stimolasse l’intelligenza dei bambini non è mai stato replicato né confermato. In sostanza, quello che era stato fatto passare per un vero e proprio studio scientifico, in realtà non lo era. Forse non era una teoria scientifica, ma era senz’altro una brillante idea di marketing.

La musica rende i bambini più intelligenti?

Con questo non vogliamo dire che la musica non serva a nulla. Di fatto, apporta numerosi benefici al cervello infantile, così come per quello adulto. Molti studi, infatti, si sono concentrati sugli effetti della musica sul cervello.

Sembra che la musica prepari il nostro cervello a certi pensieri. Per esempio, si è  scoperto che, dopo aver ascoltato musica classica, gli adulti sono in grado di portare a termine molto più rapidamente compiti di natura spaziale.

Ma perché avviene questo? Sembra che le vie attraverso cui viaggia la musica nel nostro cervello siano simili a quelle che usiamo per i ragionamenti spaziali. Di conseguenza, quando ascoltiamo musica classica, le aree legate allo spazio verrebbero “accese” e sarebbero, quindi, pronte per l’uso.

Questa preparazione preliminare facilita la realizzazione di compiti nella dimensione spaziale, sebbene l’effetto duri soltanto un lasso di tempo ristretto. Le nostre abilità spaziali migliorate, infatti, svaniscono all’incirca un’ora dopo aver smesso di ascoltare musica.Bambina e papà che suonano la chitarra

Eppure, imparare a suonare uno strumento può apportare anche effetti più duraturi nel ragionamento spaziale. Con diversi studi è stato dimostrato che i bambini che prendevano lezioni di pianoforte per sei mesi miglioravano fino al 30% in più le loro abilità di risoluzione degli enigmi e altri compiti spaziali. È in quest’ottica che i ricercatori si stanno convincendo di come un allenamento musicale possa aprire nuove vie cerebrali.

Osservando i comportamenti cerebrali, inoltre, si è visto che i bambini che studiano musica migliorano a livello auditivo. Si tratta di un aspetto non di poca rilevanza vista l’importanza dei processi uditivi nello sviluppo del linguaggio, così come nell’apprendimento di una seconda lingua o sulla capacità di concentrazione in un ambiente rumoroso.

Altri studi, infine, hanno sottolineato che la musica può migliorare il funzionamento cognitivo, così come ridurre l’aggressività, aumentare la tranquillità, combattere lo stress e migliorare lo stato d’animo. Questo, però, non significa che la musica rende più intelligenti i bambini.

A rendere davvero più intelligenti i bambini è…

Abbiamo capito che la musica offre numerosi benefici per piccoli e grandi, su questo non c’è dubbio, ma essere più intelligenti o migliorare le proprie prestazioni scolastiche è un’altra cosa. Sicuramente la musica aiuta anche in tal senso, ma non tanto quanto ci si immagina o, almeno, non tanto quanto gli studi passati avevano fatto sperare.

Diverse ricerche hanno dimostrato che i bambini che frequentano corsi di musica o ricevono un’educazione musicale a scuola sono in grado di fornire prestazioni migliori anche nelle attività intellettive. Tuttavia, ci sono buone probabilità che le famiglie e le scuole che investono sull’educazione musicale dei loro bambini differiscano in molti altri aspetti dalle scuole e dalle famiglie che non lo fanno. Queste differenze di base sono probabilmente il vero motivo del miglior rendimento dei bambini.

Alcuni ricercatori hanno tentato di replicare i risultati positivi relativi al quoziente intellettivo e accademico dei bambini esposti a un’educazione musicale, senza ottenere i risultati sperati; al contrario, i livelli di intelligenza riscontrati si sono rivelati in alcuni casi addirittura più bassi rispetto alla media.

Mamma e figlia in un prato

La cosa più importante, in fin dei conti, è giocare e parlare con i nostri figli. Abbracciarli, baciarli, ascoltarli. Cantare con loro, ballare, leggere ed esplorare. Stimolare la loro creatività, alimentare la loro curiosità.

È l’amore ciò che rende davvero i bambini più intelligenti. È l’amore ciò che trasformerà i vostri figli nella miglior versione di se stessi.

 

La musica rende i bambini più intelligenti? Non è quello che conta! Se volete davvero che i vostri figli siano più svegli, passate del tempo di qualità con loro. Questo infatti, è un fattore sicuramente più incisivo della semplice educazione musicale, credeteci.

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