Il WebBlog di ...

Mostrano le foto dei migranti al Papa ma sono fake: ecco la verità

Mostrano le foto dei migranti al Papa ma sono fake: ecco la verità
31 agosto 2018

Foto dei “migranti riportati indietro”? Molti dubbi, poche certezze – di Pietro Vinci, da Oltre la linea

Ha suscitato scalpore la notizia, riportata in primis dal quotidiano cattolico Avvenire e poi successivamente da La Repubblica, del video che Papa Francesco ha visto tornando dal suo viaggio in Irlanda.

Si tratterebbe di un filmato che mostrerebbe le violenze perpetrate ai danni degli immigrati riportati in Libia;

la visione del documento ha fatto dire perentoriamente al Papa che prima di “… mandarli indietro si dovrebbe pensare bene“.

Si evidenzia innanzitutto un dato importante: Avvenire ha pubblicato unicamente due foto nel proprio articolo, dicendo che si tratta di fermo immagine di un video così impressionante da non essere condiviso;

si vede nella prima foto un africano legato con una corda gialla e nella seconda tre, appesi per i piedi alla grata di una finestra.

La Repubblica invece ne ha postate tre, aggiungendo l’immagine di una fossa comune. Quindi, ad ora, certezza su cosa ci fosse o meno in quel video non c’è, ma andiamo oltre.

La foto coi tre neri appesi per i piedi risulta essere stata pubblicata un anno fa, precisamente il 25 ottobre, dal sito d’informazione nigeriano Tori News.

La foto era accompagnata da un breve articolo nel quale si raccontava che tre criminali erano stati catturati nella Nigeria orientale, dopo che avevano cercato di introdursi in una casa.

Citando un utente di Facebook, il sito specificava che furono acciuffati e malmenati dai giovani per poi essere presi dalla polizia.

La seconda immagine non è meno misteriosa: nel novembre del 2017 il sito “cacciatore” di notizie manipolate Snopes, parlava di “mercati degli schiavi” o anche di “centri di detenzione per immigrati” in Libia e di quanto questa foto, pubblicata su Facebook da Rayon Pyne, avesse origini non verificabili e oscure.

Tali atrocità possono essere avvenute in luoghi disparati; l’unica traccia è che fu già condivisa da due siti italianiSocial Popular News (a febbraio e maggio 2017) e Milano in Movimento (agosto 2017).

Quest’ultimo blog asseriva che la foto dell’immigrato legato con la corda gialla fosse stata scattata da Alessio Romenzi, celebre reporter fotografico italiano.

Si parla su Avvenire di “Fermo immagine dei lager libici” ma del video non c’è traccia;

sempre lo stesso giornale pubblica solo 2 dei “fermo immagine“, mentre La Repubblica ne ha 3; la foto dei tre legati è stata pubblicata un anno fa in Nigeria;

la seconda con la corda gialla non ha origine certa e stessa cosa dicasi per la terza. Che video era? Siamo dinanzi a un “mistero della fede“?

Concludendo è importante un’ulteriore precisazione: non si dovrebbe in ogni caso, cum grano salis, distinguere i campi dei trafficanti di esseri umani da quelli governativi libici gestiti dunque assieme alle autorità delle Nazioni Unite (come l’UNHCR, l’Alto Commissariato dell’ONU per i rifugiati)?

Se ne parlò anche su Byoblu, dove si mostrarono anche immagini e video dai centri dove il governo libico coopera con le agenzie internazionali.

Confondere le due cose o persino omettere questo fatto è senza dubbio fuorviante, propagandistico.

Se dovessimo seguire tale “ragionamento” papale, anche l’Onu sarebbe da scomunicare.

Source: http://www.informarexresistere.fr

Altri articoli dalla stessa categoria

Commenti