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Obama candidato all’Eliseo. L’idea corre su Twitter

25 febbraio 2017

In alto la scritta “Oui on pont”, ovvero “Yes we can”, il celebre slogan che nel 2008 portò Barack Obama a conquistare la Casa Bianca. Sullo sfondo, la bandiera francese. Al centro, il volto del primo presidente afroamericano degli Stati Uniti. Questi i manifesti che, in piena campagna elettorale per le presidenziali, sono apparsi in questi giorni sui muri di Parigi. Lo scopo è raccogliere firme per una petizione online che chieda a Obama di correre per l’Eliseo, a fronte di un’offerta di candidati che non deve essere considerata soddisfacente da molti transalpini, dato il successo che l’hashtag #Obama2017 sta riscuotendo su Twitter.

“I francesi sono pronti a fare scelte radicali. Questo è un bene perché abbiamo un’idea radicale da offrire loro”,  è la tesi degli organizzatori, “Barack Obama ha completato il suo secondo mandato come presidente degli Stati Uniti il ​​21 gennaio, perché non lo noleggio come presidente per la Francia?”. Le ragioni? “Barack Obama ha il miglior curriculum in tutto il mondo per il lavoro. Perché è ancora possibile votare per un presidente e non contro un candidato. Perché in un momento in cui la Francia si appresta a votare in massa per l’estrema destra, possiamo ancora dare una lezione di democrazia al mondo con l’elezione di un presidente francese straniero”.

 

 

L’obiettivo dichiarato è arrivare a un milione di firme entro il 15 marzo per convincere l’ex presidente degli Stati Uniti a sfidare Macron, Fillon e Le Pen a maggio e dar vita così “alla Sesta Repubblica per far uscire la Francia dal suo letargo”. E, per quanto l’iniziativa sia scherzosa, la veste è assolutamente professionale. C’è un sito internet dedicato (http://www.obama2017.fr/), c’è un kit per i social network, con tanto di immagine di copertina, e c’è un indirizzo mail al quale chiedere informazioni. “Vogliamo solo far riflettere gli elettori, scuotere la nostra politica e far sognare tutti”, ha risposto uno dei curatori della campagna contattato da Mashable, “ci siamo ritrovati a sognare che ciò possa accadere, che il mondo politico ci possa offrire di nuovo una personalità da ammirare, qualcuno che ci consenta di guardare al futuro con serenità”.

Source: agi.it/estero

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