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Post-sisma, un Natale di solidarietà

14 dicembre 2017

A Pieve Torina il primo evento di Epicentro
Le foto di questo servizio sono il racconto della prima giornata del progetto Epicentro a Pieve Torina (Mc).  (Foto di Lorenzo Pallini)

Non esiste Natale senza solidarietà. E quest’anno lo sguardo è rivolto alle popolazioni colpite dal terremoto del 2016. Intere frazioni in attesa delle casette Sae, imprese che cercano di reinventarsi nel periodo più buio. Fortunatamente queste rimangono terre bellissime, ricche dal punto di vista culturale, naturalistico, gastronomico, che rilanciano con una serie di iniziative sul territorio. Si è partiti con il 7 dicembre, per finire con un Capodanno che vuole riunire tutta la comunità colpita dal sisma. Nel segno della bellezza che resiste. Nonostante le macerie.

Non solo Epicentro
Questo dicembre è cominciato con una risata. L’appuntamento è stato il 7 dicembre a Caldarola (Mc) per una serata incentrata sulla comicità marchigiana: si sono esibiti i comici Giorgio Montanini, Vincisgrassi, Lando e Dino e tanti altri. Si tratta del terzo evento del festival Epicentro organizzato da Arte nomade srl (artenomade.com), una delle imprese finanziate dalla raccolta fondi “La rinascita ha il cuore giovane”. «Volevamo portare un sorriso a queste persone – spiega Luciano Monceri di Arte nomade ­– Caldarola poi è uno dei comuni più colpiti dal sisma, il centro storico è completamente inagibile». Per questo l’evento “Riso ai terremotati” si è tenuto immediatamente fuori dal paese, nell’area industriale, dentro un tendone. Il Comune ha iniziato a consegnare le aree per l’urbanizzazione ad aprile, i lavori di urbanizzazione sono invece iniziati a giugno. Al 31 ottobre, su 113 ordinate, nessuna casetta è stata ancora consegnata.
Un altro Comune colpito gravemente dal terremoto è Visso. Qui nel weekend lungo dell’8 dicembre sarà attivo il mercatino di Natale, con pista di pattinaggio inclusa. «Sarà aperto tutti i fine di settimana fino alla Befana. Come Proloco abbiamo acquistato una ventina di casette di legno per le attività commerciali da installare nella zona nuova di Visso – spiega Roberto Mocci, presidente della Proloco – Vanno dal tradizionale banco del ciauscolo a quello degli addobbi natalizi, fino ai vestiti. Per i più piccoli c’è anche la casetta di Babbo Natale». Al di là del centro storico, dove ancora si combatte con le macerie, la comunità locale è forte e rilancia così. «Abbiamo anche allestito un’area coperta di 150 metri quadrati – conclude Mocci – dove le persone potranno passeggiare, stare al caldo, fermarsi alla caffetteria».

In cammino

Primo evento del progetto Epicentro
Foto di Lorenzo Pallini

Proprio a Visso c’era la sede istituzionale del Parco dei Monti Sibillini, distrutta dal sisma di ottobre. Con il terremoto tutto il territorio dell’area protetta ha subito ingenti danni: solo due rifugi del grande anello sono rimasti in piedi, la sentieristica distrutta, tutti e 16 i comuni colpiti. «Abbiamo fatto una ricognizione con le nostre guide sui sentieri, poi insieme all’Ispra e al ministero dell’Ambiente abbiamo verificato tutte le criticità in alto, frane e allagamenti – spiega il presidente del Parco, Oliviero Olivieri – A distanza di un anno la maggior parte dei sentieri è attiva e il grande anello transitabile. Il ministero ci ha dato un supporto economico per ricostruire la sede a Visso in primavera e mettere delle strutture in legno nel grande anello, per consentire di fermarsi anche di notte, dove ci sono i punti tappa». La magia del Parco, fortunatamente, è ancora intatta. «È rimasto inviolato il fascino delle escursioni nel meraviglioso ambiente dei Sibillini e sono tornate a produrre, in alcuni casi nonostante le difficoltà non hanno mai smesso di farlo, le aziende agricole con le eccellenze gastronomiche di queste terre – continua Olivieri – Oggi più che mai i Sibillini sono un Parco da vivere, da scoprire o riscoprire in tutti i suoi aspetti, in tutte le sue forme». L’area protetta ha avviato quindi “Good morning Sibillini!” (sibillini.net), un progetto che mette in rete le possibilità escursionistiche, a piedi o in bici, con i lavori nelle aziende agricole e nei Centri di educazione ambientale. «Tutte le attività che si svolgeranno fino a maggio 2018 sono gratuite e aperte a tutti, ce ne saranno anche durante le vacanze di Natale», conclude il presidente del Parco.
Prima di agosto 2016 c’era stata un’impennata del turismo straniero, con un + 17% di affluenza: il grande anello dei Sibillini è definito in una guida europea come “una delle duecento mete più interessanti del mondo”.

 

Post-terremoto, i monti Sibillini
Il presidente del Parco dei Monti Sibillini Oliviero Olivieri (Foto di Lorenzo Pallini)

A misura di bambino
Per chi è in famiglia è stata appena pubblicata la guida Marche con i bambini, frutto del lavoro di tre blogger: Silvia Alessandrini Calisti di mammemarchigiane.it, Vissia Lucarelli di marcheforkids.com e Lucia Paciaroni di coninfacciaunpodisole.it. Lucia, che ha ottenuto fondi da “La rinascita ha il cuore giovane” per il progetto fotografico “Marche: un’impresa che riparte”, descrive la guida: «È destinata alle famiglie con figli da 0 a 13 anni e si fonda sull’esperienza diretta. Il testo è suddiviso in cinque sezioni, ognuna corrispondente a una provincia: si va da Pesaro-Urbino ad Ancona, da Macerata a Fermo, fino ad Ascoli Piceno. All’interno di ogni sezione si trovano le indicazioni e i consigli su cosa vedere, che fare, dove fare shopping, dove mangiare». La guida include naturalmente anche le zone colpite. «Invitiamo le famiglie a visitare, ad esempio, il museo della Sibilla che ha riaperto a Montemonaco e il museo dei Fossili. E poi a fare le escursioni sul Monte Sibilla e nel grande anello dei Sibillini», suggerisce Lucia. A essere interessante dal punto di vista culturale c’è anche il Fermano, con i musei di palazzo dei Priori, il museo archeologico, la Sala dei ritratti, la pinacoteca, le cisterne romane e il museo polare “Silvio Zavatti”.
Da non perdere, poi, la passeggiata da Monte Falcone a Smerillo (Fermo) e il sentiero-natura di Rubbiano, che si può fare con le ciaspole se c’è neve. «Sono assolutamente da visitare anche i musei cha hanno riaperto a Macerata. A Cessa Palombo, infine, ha riaperto lo scorso mese il Giardino delle farfalle, un parco attrezzato per visite in famiglia o con le scuole, dove ci sono molte specie di questo insetto».

“O ci si salva tutti, o nessuno”
“Sibillini anno zero, ripartiamo dalla bellezza”. Il nome suggestivo del Capodanno di Bolognola racconta anche il suo scopo. «Vogliamo che si smetta di parlare solo di macerie – spiega una delle organizzatrici, Francesca Pedanesi – questi luoghi sono bellissimi: nell’area di Fiastra-Bolognola si trova un ecosistema intero, si va dal lago fino agli impianti di sci. Fra l’altro, grazie a Legambiente, in queste zone tutti i sentieri sono stati ripristinati». Dopo l’iniziativa di quest’estate, “Tutti agibili per un giorno”, stavolta le persone potranno passare la notte nelle zone del sisma. «Abbiamo scelto un luogo che nonostante sia in pieno cratere ha la possibilità di ospitare tanti camper e ha intorno diversi bed and breakfast agibili». La notte di San Silvestro, organizzata da “Un aiuto concreto per i Sibillini” in collaborazione con il Comune e la società Bolognola ski, sarà anche un modo per mandare un messaggio di coesione in questi luoghi. «Faremo una fiaccolata sotto le piste agibili e aperte di Pintura di Bolognola – continua Francesca – Un segnale forte, trasmesso per ricordare a chiunque che i Sibillini non solo sono vivi ma intendono brillare di vita e onorare tutte le località sciistiche di questo territorio. Soprattutto quelle ancora chiuse come Frontignano, Monte Prata e Forche Canapine». Nei tre ristoranti coinvolti per il Veglione, uno dei quali gestito dall’attività di un altro Comune, si mangeranno solo i prodotti tipici di questi luoghi per aiutare le aziende agricole e gli allevatori colpiti dal sisma. «Sarà poi offerto a tutti il primo prosecco dei Sibillini – dice Francesca – a Cupi quest’anno, nel vigneto più alto delle Marche, è stato prodotto per la prima volta uno spumante brut dell’azienda agricola Coppacchioli, che sta a 1.000 metri». Per chi non sa sciare è stata organizzata anche una ciaspolata condotta dalle guide alpine e che sarà a pagamento. «Vorremmo offrire tutto ma non ce la facciamo: per questo abbiamo avviato un piccolo crowdfunding sulla rete del dono, per permetterci di renderlo ancora più bello. Si può donare anche un solo euro (tinyurl.com/ya3y84kp)». Ci sarà un infopoint organizzato dal Parco nazionale, dove si potranno trovare informazioni su sentieri anche facili da poter percorrere il giorno stesso. «Vogliamo promuovere una visione globale e aperta della questione perché se ogni paesino pensa solo a sé in questa situazione non ce la facciamo – continua – O ci si salva tutte e tutti o non si salva nessuno». Già si vedono i risultati se l’associazione “Ricostruiamo Fiastra” ha fatto una donazione per organizzare il Capodanno a Bolognola. E se ancora gli abitanti di Castelsantangelo sul Nera si rimboccano le maniche per organizzare. «Queste montagne sono meravigliose, vivibili in ogni stagione, e lo dimostreremo» conclude Francesca.

Per chi resta a casa
Per chi non ce la farà a partire, è sempre possibile comprare i prodotti tipici dell’Econatale di Legambiente. O farsi una passeggiata a Roma, a Testaccio, dove allevatori, agricoltori e produttori del Parco dei Monti Sibillini, dall’8 al 12 dicembre, saranno presenti con alcuni stand di prodotti locali. Infine, per chi ama degustare prodotti tipici in loco, a Natale sarà aperta la macelleria Petrucci. Inaugurata il 28 ottobre a Pescara del Tronto, grazie al coraggio e alla volontà di ripartire dei due fratelli Alessandro e Emanuele, dopo una vera e propria odissea burocratica. Anche loro sono assegnatari della raccolta fondi “La rinascita ha il cuore giovane”.

 

Source: lanuovaecologia.it

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