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“Quella Volta in Cui” Ho Fatto Parte di Un Club

“Quella Volta in Cui” Ho Fatto Parte di Un Club
26 ottobre 2018

Fare parte di un club segreto, pensato per pochi eletti, uniti da quel sentimento gratuito e disarmato che è l’amicizia tra ragazzini, e nato per salvare il mondo, è qualcosa che ha segnato l’infanzia di molti di noi. Ma in cosa consistono queste esperienze? Che cosa ha significato, per chi le ha vissute, sentirsi parte di qualcosa? Con l’aiuto di H&M, che ha da poco lanciato un club, abbiamo provato a farci raccontare da un gruppo da alcune ragazze di quella volta in cui sono entrate a far parte di un club.

Vittoria, 28 anni

L’età in cui il bisogno di appartenere a un gruppo ristretto si è fatto sentire di più è stata per me quella della medie. Io e altre quattro mie amiche avevamo fondato un club privato, solo nostro, che funzionava come una specie di rete di supporto in un momento della vita di cambiamenti fisici, psichici e ormonali, in cui sapere di poter contare su qualcuno è fondamentale. L’appartenenza al nostro club segreto era rappresentata da un braccialetto dell’amicizia, e dalla conoscenza di un un alfabeto segreto che avevamo inventato per poter comunicare in qualsiasi momento. Quell’alfabeto io me lo ricordo ancora, e anche se, finite le medie, ognuna di noi ha preso la sua strada, se non avessi avuto loro non credo che sarei sopravvissuta a quel girone infernale che è la pre-adolescenza.

Serena 30 anni

La prima volta che ho preso parte a un “club”, se così si può definire, è stata alle elementari. Io e le mie amichette infatti avevamo fondato il club di Sailor Moon. Eravamo in cinque, e ognuna si era assegnata una guerriera Sailor; io ero Sailor Venus. Una volta a settimana ci riunivamo a casa di una di noi e ci scambiavamo tutti i gadget delle Sailor, condividendoli e inventando storie diverse. È stata un’esperienza importante in quel periodo, perché mi ha insegnato il valore dell’amicizia, del divertimento, della condivisione, ed è stato un bellissimo esercizio di fantasia.

Gaia, 30 anni

Al liceo, e anche i primi anni dell’università, spinta dal desiderio di conoscere quante più cose possibili sulla mia sessualità e sul mio corpo, ho iniziato a frequentare un club di confronto su questi temi. Ed è stata davvero una salvezza. Mentre molte delle mie coetanee correvano rischi inconsapevoli o passavano notti terrorizzate convinte di aver fatto chissà cosa, frequentare le ragazze di questo gruppo settimanalmente mi ha permesso di vivere con serenità e sicurezza l’inizio della mia vita sessuale. Il club in questione era più che altro uno spazio di libertà in cui ognuno poteva sentirsi libero dalla paura di essere giudicato e domandare ciò che voleva. È qualcosa che tutti dovrebbero poter frequentare.

Carlotta, 27 anni

Ho frequentato l’Università in Inghilterra, in una piccola cittadina un po’ fuori Londra. In quei contesti la vita si svolge quasi totalmente all’interno del campus, e per trascorrere il tempo libero in modo costruttivo, spesso nelle università sorgono spontaneamente diversi club. Io ho deciso di far parte del club del libro e di quello di retorica. Per me è stata un’esperienza molto importante, perché mi ha permesso di capire davvero cosa significa avere un obiettivo comune, uno spazio in cui si collabora e si lavora insieme alla costruzione di un’identità che rimarrà parte di ciò che siamo per il resto della vita.

Alessandra, 30 anni

Quando ho vissuto all’estero, insieme a un gruppo di ragazze, abbiamo fondato una specie di club, incentrato sull’arte femminile. L’abbiamo chiamato “cuntemporary art”. Organizzavamo mostre, performance e divulgazione su una nuova rappresentazione della femminilità, anche da un punto di vista erotico. Volevamo dare voce al modo in cui noi stesse ci sentivamo in quanto donne, cercando di andare al di là di una serie di stereotipi da cui ormai non ci sentivamo rappresentate. Grazie a questa esperienza, culturalmente e umanamente importante per me, ho capito cosa significa avere un proprio stile.

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Dopo la Germania, la Francia e l’Inghilterra, H&MClub arriva anche in Italia. Un servizio gratuito e digitale che darà accesso a una serie di eventi e sconti esclusivi.

Source: freedamedia.it

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