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Rifiuti: Roma tenta la strada dell’ecosostenibilità

7 aprile 2017

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Roma tenta di ripartire dai rifiuti. La Capitale ha presentato il nuovo Piano di gestione di materiali post-consumo.

Obiettivi: 70% di differenziata entro il 2021, riduzione dei rifiuti di 200.000 tonnellate passando da 1,7 milioni a 1,5 il tutto con 12 azioni. Le novitá sono state annunciate dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, dall’assessore all’Ambiente, Pinuccia Montanari, e del Dg di Ama, Stefano Bina. Il Piano si basa su quattro assi: prevenire, riutilizzare, differenziare e valorizzare economicamente i materiali post consumo sviluppando un’economia circolare fondata sul riciclo eco-efficiente e il recupero di materia.

Pinuccia Montanari le ha elencate queste azioni: «Si parte dalla Green card per valorizzare percorsi virtuosi, ci sono poi la promozione dell’acqua di rubinetto, la promozione dei prodotti alla spina e del vuoto a rendere, il programma contro lo spreco alimentare, l’uso dei tessili sanitari riutilizzabili, i nuovi centri riuso creativo (i Cric, un’azione contro l’obsolescenza programmata), i nuovi Gpp, ovvero i piani di acquisti verdi della cittá, la regolamentazione delle ecofeste, la tariffazione puntuale che si basa sul principio “meno produco, meno pago”.

E oltre a ciò: il programma per gli scarti verdi e gli scarti edili, l’acquisto di 120 compostiere di comunitá, la promozione del compostaggio domestico e della filiera dei materiali elettronici, i progetti Mercati a impatto zero, Rifiuti zero per le scuole, il progetto imballaggi, quello per i piccoli Raee e quello per gli oli esausti con punti di raccolta sparsi in cittá e poi l’incremento delle isole ecologiche e l’arrivo delle Domus per la differenziata. Su tutto questo attiveremo un monitoraggio bimestrale».

Sará estesa, inoltre, la raccolta differenziata domiciliare con particolare riferimento al porta a porta in tutta la cittá incrementandola di 100.000 cittadini ogni anno.

Insomma Roma, fanalino di coda nella gestione dei rifiuti, con i suoi 2,7 milioni di abitanti ci prova ad essere sostenibile, con i principi dell’economia circolare, ma i primi a crederci dovranno essere i cittadini.

Source: lanuovaecologia.it

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