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Salvatore Quasimodo e “Il silenzio non m’inganna”

Salvatore Quasimodo e “Il silenzio non m’inganna”
11 novembre 2018

di Salvatore Quasimodo*

La facciata della Basilica di San Simpliciano com’è ora ma “invecchiata” al computer da Maria Bartocci, artista e storica di Milano (per gentile concessione dell’autrice)

 

IL SILENZIO NON M’INGANNA

 

Distorto il battito

della campana di San Simpliciano

si raccoglie sui vetri della mia finestra.

Il suono non ha eco, prende un cerchio

trasparente, mi ricorda il mio nome.

Scrivo parole e analogie, tento

di tracciare un rapporto possibile

tra vita e morte. Il presente è fuori di me

e non potrà contenermi che in parte.

Il silenzio non m’inganna, la formula

è astratta. Ciò che deve venire è qui,

e se non fosse per te, amore,

il futuro avrebbe già quell’eco

che non voglio ascoltare e che vibra

sicuro come un insetto sulla terra.

 

*Questa poesia di Salvatore Quasimodo è inserita in Dare e avere del 1966, ultima raccolta del Premio Nobel scomparso il 14 giugno 1968 a Napoli. Nelle numerose iniziative del cinquantenario della sua morte si inserisce anche un appuntamento straordinario aperto alla città che Quasimodo aveva scelto per arrivare fino in fondo alla sua necessità di creare in versi, Milano. Una “preghiera laica” in sua memoria si terrà infatti nella Basilica di San Simpliciano alle sette di sera di giovedì 15 novembre. L’iniziativa è nata da un’idea della giornalista Paola Ciccioli che ha appena finito di scrivere Assolo sul padre, libro in cui Alessandro Quasimodo racconta il complesso legame avuto con il genitore-poeta e, anche attraverso lettere della madre Maria Cumani, ricostruisce con foto e documenti inediti momenti cruciali della “biografia familiare”.

L’incontro sarà introdotto dal teologo Giuseppe Angelini, attuale vicario della chiesa dove il 17 giugno 1968 furono celebrati i funerali solenni del poeta, poi Alessandro Quasimodo leggerà  i più bei versi che suo padre ha dedicato a Milano e al proprio tormento religioso. Interverrà anche lo scrittore Giorgio Tacconi che ha contribuito in modo determinante a trasformare in realtà un’idea e che, con l’Associazione Quarto Paesaggio, sta mappando vie, piazze e angoli della metropoli citati nei libri in cui il capoluogo lombardo non è soltanto uno sfondo ma vero protagonista letterario che sa ispirare gli scrittori. 

Le letture e gli interventi saranno inframmezzati dalle musiche d’organo eseguite dal Maestro Isaia Ravelli. 

Source: https://donnedellarealta.wordpress.com

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