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Se il paziente è visto come una persona

Se il paziente è visto come una persona
30 settembre 2018

fotogramma del documentario Corte Battera

Far capire come può concretamente funzionare una buona sanità, dove è la relazione a fare la differenza e il paziente non è visto con la lente della malattia ma come una persona. È questo l’obiettivo di un film documentario e di un libro che raccontano il progetto “Microaree” di Trieste e mostrano la possibilità di ripensare la cura fuori dagli standard istituzionali.

Corte Battera, il film di Erika Rossi, uscirà entro l’anno. Narra tre storie ambientate in una periferia come ce ne sono tante, dove le fragilità e la solitudine rendono la vita più difficile: Plinio, un anziano pianista ipocondriaco, non vuole più uscire di casa, Roberto affronta la fatica di vivere dopo un grave ictus, Maurizio paga lo scotto di una vita di eccessi. Grazie al progetto di salute pubblica presente nel quartiere, in cui le persone sono seguite e stimolate nel loro vivere quotidiano al di là della malattia, per Plinio, Roberto e Maurizio si aprono nuove opportunità, nuovi scenari di vita in cui mettersi nuovamente in gioco.

«L’accesso alla salute non è uguale per tutti – dice la regista – Il fatto che la salute delle persone passi attraverso il loro benessere emotivo e relazionale è un concetto tanto semplice e intuitivo, quanto innovativo e rivoluzionario nelle sue implicazioni. La sanità pubblica messa in opera nella Corte Battera è un’esperienza che non ha eguali sul territorio nazionale, ma nonostante ciò rischia di essere soppressa perché troppo svincolata dalle regole dell’istituzione pubblica».

Il libro La città che cura. Microaree, periferie di salute, a cura di Maria Grazia Cogliati Dezza e Giovanna Gallio, è uscito a giugno per Alphabeta Verlag edizioni, Merano. Il testo si interroga su come sia possibile mettere insieme un’organizzazione sensibile a rilevare i bisogni, a creare delle reti. Le esperienze narrate suggeriscono che i servizi cresciuti a Trieste non “stanno a guardare” ma diventano parte della storia delle persone, entrano nella loro quotidianità. Il libro segnala esperienze significative che potrebbero diventare un modello trasferibile in specifiche aree a particolare concentrazione di svantaggio sociale e sanitario del nostro Paese.

 

Source: lanuovaecologia.it

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