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Senza i soldi dei cinesi la tenuta futura del Milan a rischio?

2 marzo 2017

Senza i soldi dei cinesi, sarebbe in discussione il futuro stesso del Milan. Lo scrive la Gazzetta dello Sport, in un articolo di Marco Iaria. Lo slittamento presunto del closing del tre marzo alimenta dubbi e incertezze.

“I 520 milioni pretesi da Fininvest, scrive Iaria, sempre che arrivino per intero, saranno per lo più frutto di finanziamenti. In più c’è da occuparsi della gestione rossonera, che questa stagione ha già bruciato 70 milioni. E c’è da farsi carico del debito pregresso quantificatoin 220 milioni. Gli acquirenti si erano impegnati ‘a compiere
importanti interventi di ricapitalizzazione e rafforzamento patrimoniale e finanziariodi Ac Milan, per un ammontare
complessivo di 350 milioni nell’arco di un triennio’. Quegli investimenti non sono mai stati certi e garantiti, ma frutto di ambiziosi incrementi dei ricavi attesi da SES. Il Milan ha bisogno di tanti quattrini, la solidità cinese
vacilla: con questi presupposti è a rischio non semplicemente lo sviluppo rossonero (si pensi al mercato) ma la tenuta stessa del club”.
Secondo il quotidiano sportivo, “gli interrogativi ­chiave che investono il futuro del Milan sono: in che mani finirà
il Milan? Quali saranno le sue prospettive di tenuta aziendale e di sviluppo? I pochi datioggettivi emersi finora sono i seguenti: uno sconosciuto broker imprenditore cinese, Li Yonghong, ha assunto il ruolo di regista dell’operazione Milan, con il coinvolgimento del fondo provinciale (beninteso, non statale) Haixia Capital, costituendo la società­ veicolo Sino Europe Sports. La sola presenza, a livello di capitale, di Li Yonghong, che non ha mai dato visibilità della sua consistenza patrimoniale, ha alimentato i sospetti sulla riuscita della raccolta di fondi. È vero che sui conti di Fininvest sono arrivati 100 milioni come prima caparra e altri 100 come seconda. Fonti vicine a SES hanno fatto sapere che erano soldi di Li, poi si è scoperto che la seconda tranche è arrivata dalla Isole Vergini attraverso un prestito di Willy Shine a Rossoneri Sport Investment di Hong Kong, in seguito rimborsato”.

Source: todaysport.it

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