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Smog e demenza: che nesso c’è?

Smog e demenza: che nesso c’è?
20 settembre 2018

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Lo smog potrebbe aumentare il rischio di ammalarsi di demenza. A dirlo è uno studio condotto da Iain Carey del Population Health Research Institute della St George’s University di Londra.

Secondo l’indagine, a cui hanno partecipato anche i ricercatori del King’s College London, vivere nelle aree cittadine più inquinate aumenta del 40% il rischio di demenza rispetto ad abitare in aree urbane poco trafficate.

Per condurre la ricerca sono stati coinvolti quasi 131mila individui di età compresa tra 50 e 79 anni, tutti residenti nell’area metropolitana di Londra. I ricercatori hanno suddiviso il campione in 5 sottogruppi a seconda del livello di inquinamento nel quartiere di residenza di ciascuno. Nel periodo di osservazione sono stati diagnosticati oltre 2.100 casi di demenza tra i partecipanti. Dall’indagine è emerso che a parità di altri fattori influenti come gli stili di vita, gli adulti che abitavano in zone cittadine più inquinate presentavano un rischio di demenza del 40% maggiore rispetto alle persone residenti nelle aree meno inquinate.

Questo studio non è il primo ad arrivare a conclusioni di questo genere. Recentemente un lavoro condotto in Cina e pubblicato sulla rivista PNAS ha mostrato l’effetto deleterio dello smog sulle funzioni cognitive (ragionamento, memoria etc), specie per gli anziani. Mentre uno studio pubblicato all’inizio del 2018 sulla rivista Translational Psychiatry, condotto nell’Università di San Francisco in California e in cui sono state coinvolte oltre 3.600 donne anziane in buono stato di salute, ha evidenziato che essere esposti a smog – e in particolare a certe particelle inquinanti – potrebbe raddoppiare il rischio di Alzheimer.

 

Source: lanuovaecologia.it

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