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Stella McCartney, abiti da scarti ritrovati nell’oceano.

10 giugno 2017

Entro il 2050, nei nostri mari ci sarà più plastica che pesce. Dobbiamo proteggere i nostri oceani.

Con un post su Instagram e in occasione della Giornata Mondiale Dell’Oceano, Stella McCartney ha annunciato la una nuova collaborazione con Parley for the Oceans, organizzazione che si occupa di recuperare detriti e scarti dall’Oceano al fine di trasformarli in materiale tessile per le aziende di moda.

La stilista – che a New York ha presentato la sua collezione Spring 2018 ispirata all’allegria tropicale dei Caraibi – ha dichiarato che utilizzerà una fibra tessile realizzata con oggetti di plastica ritrovati nell’oceano – reti da pesca, detriti e bottiglie – per alcune delle sue prossime creazioni.

“L’industria della moda deve recuperare il tempo perduto”, ha spiegato Stella che da anni ha abbandonato le pelli animali per la realizzazione di borse, scarpe e vestiti. La collaborazione con Parley, ha lo scopo di “prendere qualcosa di distruttivo e trasformarlo in qualcosa di sexy and cool”, perché la nuova frontiera del lusso è di “essere in grado di respirare aria pulita. In questo siamo tutti sulla stessa sponda”.


Stella McCartney con Kate Moss, foto Getty.

Source: www.deejay.it

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