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Zalando propone outfit personali grazie al machine learning

Zalando propone outfit personali grazie al machine learning
31 ottobre 2018

Zalando si avvale del machine learning per proporre outfit personali con l’Algorithmic Fashion Companion

Può un computer capire la moda? E cosa rende ottimo un outfit? Zalando lancia un nuovo prodotto, l’Algorithmic Fashion Companion (AFC), per ispirare i clienti con consigli individuali. Si tratta di un algoritmo con esperienza di stile che suggerisce outfit in base ai prodotti più recenti che i clienti hanno acquistato.

Algorithmic Fashion Companion

L’Algorithmic Fashion Companion ha sviluppato il suo gusto per la moda grazie al machine learning. Gli sviluppatori di Zalando hanno creato un algoritmo per essere in grado di identificare i capi di abbigliamento e abbinarli in outfit. L’algoritmo è in grado di apprendere da solo cosa rende un outfit perfetto: tutto ciò di cui ha bisogno sono dati di allenamento. Come tali, Zalando ha utilizzato più di 200.000 outfit creati manualmente da stylist, principalmente dal servizio di curated shopping Zalon, per insegnare all’AFC cosa rende ottimo un outfit. Cos’è sportivo, cos’è di classe e quali colori si abbinano? “I clienti ci dicono spesso che hanno difficoltà a combinare gli articoli e che apprezzano l’ispirazione e i consigli di moda”, afferma Marta Skassa, Product Manager di AFC. “Da una precedente analisi su altri servizi basati sugli outfit che offriamo è emerso che i clienti che interagiscono con gli outfit hanno un tasso di conversione 2 volte superiore e carrelli di dimensioni significativamente più ampie. Ora possiamo offrire un numero illimitato di proposte di outfit gratuiti in tempo reale, sulla base di un articolo che già possiedono o per il quale hanno già espresso interesse”.

Un algoritmo esperto di moda

L’algoritmo ha già dimostrato di essere alla moda. “Abbiamo fatto alcuni sondaggi con outfit creati da stylist e outfit creati dall’AFC per vedere il feedback dei clienti. Anche il nostro team è rimasto davvero sorpreso dal risultato”, aggiunge Marta. Quello che è emerso è che circa il 50% degli outfit, sia creati da stylist che dall’algoritmo, sono stati considerati “outfit buoni” e che il maggior numero di outfit considerati invece poco idonei (16,9%) sono stati creati da stylist, contro il 13,9% creati dall’algoritmo. “Penso che ciò dimostri come gli algoritmi siano capaci di replicare ottimamente ciò che hanno imparato – elaborando tutti i dati di allenamento, l’algoritmo è in grado di creare qualcosa che piace alla gente in generale. Gli esseri umani, d’altra parte, potrebbero anche creare qualcosa che è “out of the box” o controverso”, conclude Marta.

L’AFC crea outfit intorno ai cosiddetti “anchor items”, ossia articoli che i clienti hanno acquistato di recente o che hanno aggiunto alla propria lista desideri. L’AFC raccomanda fino a tre elementi che ben si abbinano all’anchor item. Dopo le prove iniziali, l’AFC è ora pronto per essere utilizzato: sarà disponibile per i clienti in tutti i 17 mercati di Zalando.

 

Source: www.datamanager.it

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