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L’Unica Italia in Cui Vogliamo Vivere

L’Unica Italia in Cui Vogliamo Vivere
3 luglio 2018

Nelle ultime ore è diventata virale una foto molto bella. Ritrae quattro ragazze, di etnie diverse, che sorridono, mentre alzano il tricolore, in segno di vittoria.

Libania Grenot ha 34 anni, è nata a Cuba, ma è cittadina italiana, da quando si è sposata con un italiano, nel 2006. Maria Benedicta Chigbolu ha 28 anni, ed è nata a Roma da mamma italiana e papà nigeriano. Ayomide Folorunso di anni ne ha 22, ha origini nigeriane, ma vive a Fidenza, dove, tra le varie cose, studia medicina. Raphaela Lukudo, 23 anni, viene dal Sudan, ma vive tra Modena e Caserta.

Queste quattro ragazze sono tutte italiane, e sono le velociste che, ieri, ai giochi del Mediterraneo di Terragona hanno fatto vincere alla Nazionale azzurra la medaglia d’oro nella 4×400.

Più o meno nelle stesse ore, a Pontida, si è tenuto il tradizionale raduno della Lega, durante il quale Matteo Salvini, al grido di “si rassegnino i compagni, governeremo per 30 anni”, ha ribadito la sua posizione, già ben nota, sulla chiusura dei porti, e sull’assoluta priorità che gli italiani dovrebbero avere rispetto a tutti gli altri. Come ha notato Roberto Saviano, la foto delle quattro velociste è forse la migliore risposta alle tesi, contrarie alla possibilità di un’Italia multietnica, che sono state riaffermate durante l’incontro di Pontida e che in generale hanno riacceso forme acute di razzismo negli ultimi tempi.

 Atlete afro-italiane? Nuove italiane? Atlete italiane, punto. L’Italia multiculturale, nata dal sogno repubblicano dei suoi fondatori, non verrà fermata. Non verrà fermata.

Libania, Maria Benedicta, Ayomid e Raphaela rappresentano l’unica Italia in cui vogliamo vivere.

Source: freedamedia.it

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