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Pompei, ‘Grande Progetto’: mancano solo 17 dei 72 interventi programmati

10 febbraio 2017

Il termine del 2018 sara’ rispettato ma Pompei e’ una citta’ viva, esposta alle intemperie, e ha bisogno di manutenzione e cura costanti. Per ora mancano solo 17 dei 72 interventi programmati dall’inizio del Grande Progetto Pompei. Di questi 13 sono in corso e soltanto 4 sono in attesa di essere avviati. I numeri restituiscono un bilancio piu’ che positivo del programma finanziato nella prima fase con fondi Poin, fino al 31 dicembre 2015, e successivamente con i fondi Pon 2014-2020. 62 milioni complessivamente impegnati nelle due grandi fasi del progetto, che la Commissione Europea ha monitorato costantemente. L’ultima visita al sito archeologico che si estende su 66 ettari di terreno, 22 dei quali non ancora esplorati, e’ del commissario europeo alle Politiche Regionali Corina Cretu, che assieme al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha verificato lo stato dei 34 progetti programmati da gennaio 2016; 17 sono terminati e si aggiungono ai 42 conclusi nel 2015. Opere di restauro che hanno interessato l’architettura e l’aspetto decorativo. “La realizzazione di un percorso per disabili – spiega il direttore generale del Grande Progetto Pompei Luigi Curatoli – rientra in questi interventi e ci ha permesso di aprire il sito a tutti tipi di turismo”. L’altro fronte sul quale si lavora per incrementare i flussi turistici e raggiungere anche target diversi riguarda l’impianto di illuminazione notturna. “Ci stiamo lavorando – assicura il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini – Potremo allungare gli orari di visita, ma anche offrire una luce di magia”. Il Grande Progetto Pompei nasce all’indomani dei crolli del 2011, in particolare quello della Scuola Armaturarum le cui immagini fecero il giro del mondo. “C’era il rischio – ricorda Franceschini – che il finanziamento europeo andasse perduto e in quella fase Pompei era conoscita per eventi negativi”.

In pochi anni la storia si e’ ribaltata. Dal restauro della Casa del Criptoportico, della Casa delle Pareti Rosse, alla messa in sicurezza della Regio IV e delle Regiones IV-V-IX fino al restauro architettonico della Casa di Sirico, Pompei ha ripreso ad attrarre turisti da tutto il mondo. “Volevamo ritornare al numero di visite prima dei danni – sottolinea il commissario Cretu – Oggi 3 milioni di visitatori contribuiscono all’economia locale”. In questi giorni e’ aperta in via straordinaria la Casa dei Casti Amanti. Il restauro e’ quasi completo e rientra nel cantiere piu’ ampio dell’insula, ma entro la prossima primavera saranno aperte altre Case ai visitatori, che nel solo mese di gennaio 2017, un periodo solitamente “morto”, sono gia’ oltre 100mila. Ai 13 interventi in corso presto si aggiungeranno gli ultimi 4. Due gare sono gia’ state aggiudicate definitivamente e riguardano la messa in sicurezza delle Regiones I, II e III e di messa in sicurezza dei fronti di scavo interni alla citta’ antica. Entro giugno prossimo partiranno i cantieri.

Source: corrierequotidiano.it – cultura

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