ANSA – di Massimo Sebastiani e Alessio Jacona.
Ci risiamo: al confine tra neuroscienza e fantascienza, sembrano progredire le ricerche sulla digitalizzazione del cervello per poterne replicare (e capire) le capacità e le funzionalità. Vabbè, per ora si tratta del cervello della Drosophila, ovvero il moscerino della frutta ma l’ ‘atlante delle strade neuronali’ promette di portarci molto lontano. Almeno così scommette e spera Sebastian Seung con la sua start-up Memazing che vuole tradurre in software la mappatura di quel minuscolo cervello, ovvero il connettoma (sul modello di genoma e microbioma è la mappa delle connessioni neuronali). Intanto abbiamo un problema più stringente: la Ram, cioè la memoria volatile ma super veloce di un computer, scarseggia. E il motivo è che i grandi consumatori di Ram, a cominciare da ChatGpt, se ne stanno accaparrando enormi quantità: la cosa ci riguarderà presto come consumatori, già nel 2026. Il buon Natale arriva da una notizia positiva: i robot italiani possono sfidare i colossi mondiali del settore partendo da Genova.
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