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Gli insegnanti emotivamente intelligenti lasciano il segno

Gli insegnanti emotivamente intelligenti lasciano il segno
13 agosto 2017

Ricordate qualche vostro insegnante di scuola? Di sicuro è così! Abbiamo tutti il ricordo di un professore o un maestro che ha lasciato il segno, vero? Secondo voi, perché hanno un posto speciale nella nostra memoria rispetto a tutti gli altri.

I maestri che conosciamo durante l’infanzia ci lasciano il segno. Senza accorgercene, li imitiamo come modelli, impariamo molto da loro. C’è differenza tra un insegnante emotivamente intelligente e uno che non lo è?

La maggior parte di noi ricorda solo cinque o sei persone. I maestri vengono ricordati da migliaia di persone per il resto della loro vita.

Andy Rooney

Gli insegnanti emotivamente intelligenti: un modello per i bambini

Durante il periodo scolastico cresciamo e maturiamo come persone. Acquisiamo conoscenze di matematica, lingua italiano, geografia, ma non solo. Impariamo anche a relazionarci con altre persone all’infuori della nostra famiglia. Impariamo ad interagire con gli altri e a gestire le nostre emozioni.

In questo modo, gli insegnanti (volenti o nolenti, dato che ci troviamo in una fase della nostra vita in cui siamo molto influenzabili) diventano punti di riferimento per quanto riguarda atteggiamenti, comportamenti, emozioni e sentimenti. I maestri aiutano i loro alunni a definire i loro profili affettivi ed emotivi. Questo compito comincia a casa, in famiglia, ma continua a scuola.

I professori emotivamente intelligenti, quindi, svolgono attività di stimolazione affettiva, di espressione dei sentimenti, positivi o negativi che siano, creano ambienti in grado di stimolare lo sviluppo di capacità socio-emotive e di risoluzione di conflitti interpersonali, espongono gli alunni a situazioni in cui devono utilizzare le loro risorse emotive e insegnano loro ad essere empatici.

In altre parole, spingono gli alunni a sviluppare la loro intelligenza emotiva, una dimensione fondamentale per un adeguato benessere fisico e mentale. I bambini scoprono la diversità emotiva, riescono a percepire e a comprendere meglio i loro sentimenti e quelli degli altri, capiscono come si passa da un’emozione all’altra e, quindi, diventano consapevoli della possibilità di provare emozioni contrapposte.

L’insegnante mediocre racconta. L’insegnante discreto spiega. Il bravo insegnante dimostra. L’insegnante eccellente ispira.

William A. Ward

Non è tutto. Sono gli alunni che imparano a risolvere i problemi in maniera corretta, affrontandoli e non evitandoli sono capaci di regolare il loro malessere emotivo e di mostrarsi empatici verso gli altri. Tutto questo non solo a scuola, ma anche nella vita di tutti i giorni.

Gli insegnanti emotivamente intelligenti soffrono meno stress al lavoro

Oltre ad essere dei modelli per i bambini, in quanto li aiutano a sviluppare le loro abilità emotive, gli insegnanti emotivamente intelligenti godono di un altro beneficio: sono meno stressati al lavoro. Di fatto, questa professione è una delle più rischiose in termini di stress e malessere psicologico.

La realtà è che gli insegnanti sono sottoposti a numerose fonti di stress che ovviamente possono compromettere il loro entusiasmo nei confronti della loro professione. Le condizioni lavorative, la mancanza di risorse che non soddisfano le elevate richieste, il basso status sociale e professionale o la pressione lavorativa aumentano il malessere e la possibilità di manifestare la sindrome da burnout.

Ciò che è la scultura per un blocco di marmo è l’educazione per un’anima umana.

Joseph Addison

In questo senso, gli insegnanti emotivamente intelligenti possono ridurre i livelli globali di stress lavorativo gestendo adeguatamente le reazioni emotive negative. Questo significa adottare strategie attive nell’affrontare le situazioni stressanti e non evitarle. Si tratta di strategie che poi i bambini imiteranno perché alla loro età sono degli ottimi osservatori.

Questi insegnanti sperimentano un numero minore di conseguenze negative legate allo stress. Si sentono realizzati dal punto di vista lavorativo e come persone. Infine, i livelli di salute e benessere migliorano notevolmente.

Un forte stress lavorativo può incidere negativamente sulla qualità dell’insegnamento, quindi il problema non riguarda più solo gli insegnanti e non si riduce a una dimensione individuale. Anche gli alunni ne risentiranno. Per questo, sarebbe interessante sviluppare dei programmi che fomentino l’intelligenza emotiva nei docenti, con riscontri positivi anche per gli alunni.

 

Source: lamenteemeravigliosa.it

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