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Verso la riapertura: sarà boom di cerette e taglio maschile

Verso la riapertura: sarà boom di cerette e taglio maschile
20 maggio 2020

Verso la riapertura: sarà boom di cerette e taglio maschile

Fonte: DIRE – Link articolo


Dopo i mesi di stop imposti dalla pandemia di Covid-19, parrucchieri, estetiste e professionisti del benessere sono ancora in attesa di riavviare la propria attività e fare così un passo verso la “nuova normalità”. Impazienti di veder riaprire i saloni sono anche i consumatori: un’indagine condotta a livello europeo da Treatwell – il più grande portale in Europa per la prenotazione di trattamenti di bellezza e benessere – ha rilevato che andare dal parrucchiere o al centro estetico sarà una priorità quando non saranno più in vigore le misure che durante l’emergenza sanitaria hanno regolato le abitudini dei cittadini.

A precedere gli appuntamenti di bellezza (47%), nella classifica delle prime attività pianificate dagli europei post-lockdown sono solo le visite ad amici e parenti (57%), mentre a conquistare il terzo gradino del podio è il ritorno allo shopping (40%), ancora più desiderato di una cena al ristorante o di una pinta al pub (36%)

I grattacapi della quarantena per gli europei: taglio di capelli e unghie

Ben più di due terzi degli intervistati (69%), d’altronde, hanno confessato a Treatwell di essere insoddisfatti del proprio “look da quarantena” . Nella maggior parte dei casi (41%) in questo periodo di privazioni il vero grattacapo è stato il taglio di capelli : messa a dura prova dalla prolungata mancanza dell’incontro con le forbici del parrucchiere, la chioma risulta indisciplinata e decisamente difficile da gestire soprattutto per chi ha tra i 36 e i 55 anni (51%). Lo stato delle proprie unghie fa storcere il naso a oltre un terzo (35%) dei rispondenti (con picchi del 44% nella fascia di popolazione più giovane, di età compresa tra i 18 e i 25 anni), divisi tra il miraggio di una pedicure professionale e il desiderio di ritoccare la manicure semipermanente.

Segue a ruota l’incubo sopracciglia , vera e propria “gatta da pelare” per il 34% degli europei, mentre la tinta (29%) e la depilazione (22%) rimangono escluse dalla top 3 degli aspetti beauty che hanno causato maggiore frustrazione agli utenti durante il lockdown. Ne deriva che alcuni bisogni risultano più impellenti di altri. Se, in media, a prescindere dal primo trattamento che intende eseguire, la maggioranza degli europei (60%) pensa di prendere appuntamento dal parrucchiere o al centro estetico entro due settimane dalla riapertura dei saloni, chi da mesi litiga con sopracciglia (70%) e unghie (65%) confessa che si recherà dall’estetista non appena sarà possibile . Dal budget alla scelta del salone: le nuove abitudini degli europei

I dati della ricerca evidenziano che una persona su due (52%), in seguito alla riapertura dei saloni, stanzierà lo stesso budget o addirittura una cifra maggiore rispetto a quanto solitamente speso per il proprio look, mentre due rispondenti su tre (67%) hanno preso in considerazione la possibilità di prendere appuntamento in un centro in cui non sono mai stati , ma che sia in grado di soddisfare le loro esigenze nell’era del post-lockdown.

criteri che guideranno i consumatori nella scelta del salone saranno in primis di tipo igienico (40%) – relativi quindi alla sanificazione e pulizia degli ambienti e delle postazioni, oltre che all’utilizzo di strumenti monouso – e legati alla capacità di garantire la sicurezza dei clienti durante il trattamento (40%), dalla messa a disposizione del disinfettante per le mani all’oculata gestione degli appuntamenti per evitare assembramenti. Inoltre, anche la vicinanza del centro estetico e del parrucchiere alla propria abitazione (39%), che consentirà di limitare gli spostamenti, sarà un parametro altamente rilevante.

I trattamenti più popolari post-lockdown: boom del taglio uomo

Indipendentemente da come avverrà la scelta del salone, quali saranno i trattamenti più popolari alla riapertura? Per rispondere a questa domanda Treatwell ha analizzato le prenotazioni effettuate dagli utenti in 13 Paesi europei, scoprendo che in buona parte del Vecchio Continente i “grattacapi” maschili guidano il business della bellezza nel post-lockdown. Se, infatti, in Italia la ceretta conquista per un soffio il primo posto nella classifica dei trattamenti più prenotati in vista della riapertura dei saloni, segue a brevissima distanza il taglio capelli maschile. Al terzo posto compare la manicure semipermanente , incalzata dalla depilazione viso per dire addio ai baffetti spuntati sotto la mascherina e, in quinta posizione, dalla ceretta Hollywood , per un inguine a prova di bikini sgambato. In Spagna è testa a testa tra il taglio di capelli femminile – in prima posizione – e quello maschile , distanziato di una manciata di prenotazioni. Anche per gli utenti iberici la manicure semipermanente chiude il podio, seguita dagli appuntamenti per ridisegnare e sfoltire le sopracciglia e dalle prenotazioni di  pedicure a prova di sandali.

In Francia e Germania a spuntarla è il taglio maschile , trattamento più prenotato in entrambi i mercati. L’intero podio tedesco testimonia come per i teutonici una chioma in perfetto ordine sia prioritaria: dopo il taglio maschile, a registrare un boom di prenotazioni sono quello femminile , al secondo posto, e gli appuntamenti per tinte , colpi di sole e mèches . Appena al di sotto si posizionano, invece, le extension ciglia e la pedicure . La top 5 francese, invece, prosegue dividendosi tra la poltrona del parrucchiere e la cabina dell’estetista: oltralpe vicecapolista è la ceretta Hollywood , seguita dai tagli femminili , dalla manicure semipermanente e dalla ceretta alle gambe. Nel Regno Unito la vetta della classifica spetta alla ceretta Hollywood , mentre la medaglia d’argento va al taglio di capelli femminile . La top 5 prosegue testimoniando l’intenzione dei britannici di fare presto visita sia ai nail bar che ai parrucchieri: se la manicure semipermanente raggiunge la terza posizione, le tinte e il taglio uomo completano il ranking.


Fonte: DIRE  – Link articolo

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