Siamo abituati a considerare il silenzio come una mancanza di comunicazione, al contrario invece è un elemento che può arricchirla.
Interpretiamo le esitazioni nel dare le risposte come premessa per qualcosa di negativo. In questo modo le pause di riflessione del nostro interlocutore ci procurano angoscia che noi cerchiamo di colmare più velocemente possibile.
Oppure ci sentiamo abbandonati quando lui/lei non si fa sentire più volte al giorno. In questi casi sarebbe bene smettere di dare la colpa agli altri ed iniziare ad affrontare il nostro problema di insicurezza, perché di questo si tratta.
Quando pretendiamo di avere attenzioni perché abbiamo bisogno di sentirci sicuri, otteniamo esattamente l’effetto opposto di ciò che ci aspettiamo, perché gli altri, sentendosi soffocati, prendono le distanze.
Maura Luperto
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