Capita, soprattutto all’inizio, che gli studenti stranieri in Italia talvolta si sentano un po’ soli, provino nostalgia di casa, delle ricette di mamma e nonna, che gli manchi il focolare materno, una tavola ben apparecchiata, non che sia prassi ma si sa che spesso gli studenti mangiano dove capita, vivono di surgelati o diventano i maggiori fruitori di pizzerie, kebab, piadinari and co.
Due fratelli di Bologna hanno pensato a come supplire a tutto ciò, hanno creato un sito che si chiama DineHome attraverso cui una famiglia invita a cena un ragazzo in Italia per motivi di studio.
Il progetto per ora esiste solo a Bologna ma l’idea è di diffonderlo a breve anche a Milano, Torino, Siena, Padova e Perugia, tutte notoriamente città universitarie.
Come funziona? Ci si iscrive e loro creano l’abbinamento migliore in base alle motivazioni che possono essere le più disparate, il desiderio di apprendere più rapidamente la lingua, conoscere persone nuove, rivivere lo spirito famigliare a tavola, avvicinarsi alla cucina italiana con piatti non pronti o di ristoranti ma di una casalinga italiana.
L’idea è venuta ai due fratelli dopo anni che si relazionavano con studenti stranieri per parlare in inglese, avendo vissuto belle esperienze e incontrato persone interessanti hanno deciso di creare il sito, una volta a settimana un invito a cena, il costo è semplicemente quello di una persona in più a tavola.
Il progetto dei fratelli Govoni, giovanissimi, 22 anni Rossella, Agostino 19, vuole rappresentare qualcosa di più un semplice invito a cena, vuole essere un’occasione di incontro, scambio culturale, conoscenza di altre lingue, usi, costumi, abitudini, un modo di far sentire a casa chi da casa è lontano, basta aggiungere un posto a tavola.
Source: www.ifood.it
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