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Mattarella ringrazia le donne: “creano una società più equa”

“Mi auguro che si possa giungere rapidamente ad un’approvazione definitiva” della legge sugli orfani di donne uccise dai propri compagni. E’ la sollecitazione giunta da Sergio Mattarella durante le celebrazioni dell’8 marzo. “E’ ormai acquisito che il lavoro femminile, la crescita demografica, l’educazione dei figli sono fattori decisivi non solo per la tenuta sociale di una societa’, ma anche per il suo sviluppo economico”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando al Quirinale l’8 marzo. Anche per questo “dobbiamo impegnarci di piu’ per promuovere il lavoro e la partecipazione femminile in tutti i settori” e “dobbiamo garantire alle donne la piena compatibilita’ tra la cura della famiglia e l’attivita’ professionale”.

Per Mattarella c’e’ poi “l’obbligo, oltre che un reale interesse” a rimuovere tutti quegli ostacoli che “impediscono a tante donne di raggiungere livelli apicali e parita’ di retribuzioni”. “La voce delle donne spaventa i violenti, perche’ evoca ed esprime pace”. Sergio Mattarella celebra al Quirinale la Giornata internazionale delle donne e dedica l’8 marzo di quest’anno a tutte coloro che si sono impegnate per la pace. Per il Capo dello Stato “coraggio, tenacia, pazienza e lungimiranza sono le caratteristiche necessarie per costruire la pace. Le donne le possiedono”. Perche’ la pace non e’ solo un temporaneo cessate il fuoco, ma “un processo che arriva a compimento solo se si alimenta di istruzione, cultura, integrazione, Pari opportunita’, rispetto tra popoli”. Per giungere alla pace serve il dialogo e la costruzione di reti tutte attitudini su cui la donna e’ quotidianamente portata e infatti “dove vie e’ impegno e forte presenza delle donne, raggiungere obiettivi di pace diviene piu’ agevole”. Spesso, ha affermato il Capo dello Stato, ricordando le donne Premio Nobel per la pace, donne e bambini sono le prime vittime delle guerre. Dunque, “promuovere e difendere le donne, i loro diritti, la loro tutela, il loro lavoro, il loro inserimento nei processi decisionali significa aprire concretamente prospettive di pace”. E per questo “anche gli uomini devono sapersi mettere in discussione, rinunciare ad ogni forma di riserva mentale” e dare un appoggio reale incondizionato”. Anche nelle istituzioni serve la pace. Sergio Mattarella celebra la Giornata internazionale della donna, dedicandola soprattutto a tutte coloro che sono impegnate per la costruzione della pace e sottolinea che “di pace non c’e’ bisogno solo nelle zone lontane colpite dalle guerre, dalle persecuzioni, dalle stragi, dalle torture, da immani fenomeni migratori”. Per il Capo dello Stato “di pace abbiamo bisogno anche nelle nostre strade, nei nostri quartieri, nelle nostre scuole, persino nelle nostre istituzioni”.

Source: corrrierequotidiano.it – politica

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