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Nel 2017 sono stati investiti 110 milioni in startup, primo calo in 3 anni (-39%)

9 gennaio 2018

Nel 2017 sono stati investiti 110,8 milioni in startup italiane, 68 milioni in meno rispetto ai 178 milioni del 2016. È la prima volta negli ultimi tre anni che si assiste ad un’inversione di marcia rispetto alla crescita degli investimenti in neo imprese innovative. Il primo dato disponibile sugli investimenti in venture capital è del 2012, e con questo dato l’Italia del 2017 ha investito esattamente gli stessi soldi che cinque anni fa.

L’ultimo trimestre dell’anno non ha registrato alcun cambio di passo. Il calo degli investimenti negli ultimi 12 mesi è stato del 39%. E rispecchia l’andamento di tutto il 2017, in cui si è sempre registrato un freno più o meno accentuato rispetto all’anno precedente. Anzi, il calo è sensibilmente più consistente rispetto all’ultima misura fatta in base ai dati raccolti da Agi: a giugno del 2017 il calo era del 13%.

Cala il numero delle operazioni (67 contro 74), cala il numero degli investimenti medi in capitale di rischio (circa 700mila euro da 900mila). In tutto l’anno si sono avuti 11 round di investimento sopra il milione.

Solo due hanno superato i 10 milioni di euro, protagonisti  l’app dei pagamenti Satispay (18milioni) e il marketplace delle auto Motork (10milioni).  Gli altri nove vanno dai 9 milioni di euro per BeMyEye, un’app che consente a chi la usa di indicare i prezzi dei negozi in cambio di una ricompensa economica, ai 7 milioni del biotech di Genenta Science e dalla startup Sfera che consente di coltivare ortaggi senza la terra. 4,5 milioni sono stati raccolti dalla piattaforma per comparare i preventivi Fazland, 1,6 milioni dalla piattaforma di microcredito Borsa del credito, 1,3 milioni dalla piattaforma per fotografi freelance Woonsap e 1,2 milioni raccolti da Marinanow (noleggio barche), Yolo (polizze temporanee) e Finscience (Big data).

Le startup italiane, all’estero

Dal calcolo sono stati esclusi i soldi raccolti da acceleratori e incubatori di startup, tra i quali spiccano i 7,5 milioni raccolti dall’acceleratore del biotech BioVelocita  e i 5 raccolti dall’incubatore Digital Magics.  Nello stesso periodo, cinque startup italiane di nascita, e fondate da italiani, ma che per vari motivi hanno deciso di spostare la sede e il business all’estero. Queste società hanno raccolto circa 27 milioni di euro: si tratta della fintech Soldo (Londra, 11milioni), dei servizi cloud di Cloud4Wi (San Francisco, 11,milioni) Multiply Labs (San Francisco, 2,7), Mogees (Londra, 1milione) e Oval (Londra, 1milione).

Il mercato del venture capital e dei finanziamenti in startup rimane quindi uno dei principali problemi dell’ecosistema dell’innovazione italiana. Le oltre 10mila startup italiane non trovano finanziatori. E i cento milioni investiti negli ultimi 12 mesi portano l’Italia ad un abisso di distanza rispetto ai principali paesi europei, con Francia, Germania e Regno Unito che investono oramai stabilmente cifre superiori ai due miliardi di euro ogni anno.

 

Source: www.agi.it

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