l’Onu e l’Oms sono pronti a dar battaglia agli alimenti ricchi di grassi saturi, sale, zuccheri. Per i due organi i danni sono al pari di quelli di alcool e fumo. L’obiettivo è frenare il consumo, in particolare del sale, anche tramite l’utilizzo di etichette da applicare a questi prodotti (toccherebbe anche a pizza, vino e olio d’oliva) per prevenire le malattie non trasmissibili causate dal loro abuso.
La discussione è già stata avviata con l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ridurre nella nostra dieta l’apporto di questi alimenti rischia però di danneggiare tante eccellenze ‘made in Italy’ e, soprattutto, ‘made in Modena’.
“Una decisione in questo senso sarebbe assurda – esordisce Matteo Panini, proprietario dell’azienda Hombre che ‘sforna’ da anni (e con grande successo) Parmigiano biologico dop –. Stiamo parlando in un alimento genuino consigliato addirittura dai pediatri nelle diete dei bambini. Essendo un formaggio a lunga stagionatura l’uso del sale è necessario per avere un prodotto di tale livello. Paradossalmente, un’etichettatura di quel tipo andrebbe ad avvantaggiare imitazioni come il Parmesan che sono di breve stagionatura e nulla hanno a che fare con il vero Parmigiano”.
Per Panini non si può «mettere a repentaglio e in discussione un’eccellenza che vanta secoli di tradizione e una preparazione impeccabile. Ricordo che il Parmigiano viene fatto solo con latte, salo e caglio senza ulteriori aggiunte di conservanti. E’ ovvio che sono presenti dei grassi ma parlare di rischi per la salute mi sembra francamente fuori luogo. Che dire poi dei danni che subirebbero i produttori e gli stessi consumatori?».
Source: suoloesalute.it
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