Un partner cinese per il vino italiano Nel Paese del Dragone non è facile per il singolo produttore districarsi tra burocrazie, dazi e distribuzione su un territorio dove il cinese è l’unica lingua di riferimento. Il portale web, precisa Zixun China Advisor in un nota, seleziona le aziende e le supporta su tutti i fronti sia in termini di gestione burocratica, degli ordini e della comunicazione in lingua, fornendo strumenti di marketing, i canali commerciali e la struttura logistica per rispondere in maniera adeguata a una domanda in forte crescita.
Il progetto ItalianArtisanWines.com ha attivato la campagna di iscrizioni a ottobre con l’obiettivo di arrivare a 100 etichette nel primo semestre 2017. Ed entro il mese di Giugno è inoltre previsto lo sbarco su TMall, il principale marketplace cinese – parte del gruppo AliBaba – che intercetta la domanda dei millennials ed ha oltre 530 milioni di clienti. «La strategia di comunicazione in lingua cinese e la scelta di avere un hub commerciale e logistico in un punto strategico come Hong Kong – sottolinea Stefano Balsamo, Ceo di Zixun China Advisor – ci permette di intercettare nei giusti modi e tempi questa domanda e i trend emergenti».
Il vino italiano in Cina Nel 2016 la Cina ha importato vino per 1.2 miliardi di euro ma l’Italia, che è il primo produttore mondiale, ha una quota di mercato pari a solo il 5.6% ed è al quinto posto dopo Francia (43,3%), Australia (24,1%), Cile (11%) e Spagna (6,7%). Il mercato del vino in Cina è in costante evoluzione (+22%) e nel 2016, secondo dati Nomisma Wine Monitor, ha visto il consumo domestico superare quello del fuori casa.
Source: agricultura.it
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