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Popoli indigeni, ecco il festival “Lo spirito del pianeta”

Il  Festival Internazionale dei popoli “Lo spirito del pianeta” è nato per dare una testimonianza diretta di persone che vivono quotidianamente attraverso la propria cultura, e condividerla con gli altri, per cancellare quegli stereotipi che molto spesso non rispecchiano la realtà, attraverso il movimento delle danze, le preghiere, la spiritualità di ognuno di questi gruppi etnici e delle tradizioni popolari dei popoli indigeni. Promuovere e favorire l’incontro, la conoscenza reciproca e la fratellanza dei popoli, contribuire a conoscere, valorizzare, salvaguardare le culture tribali e le varie etnie, sostenere popoli o gruppi tribali nella tutela e salvaguardia delle condizioni ambientali ed economiche, necessarie a preservare la loro sopravvivenza, il mantenimento e la valorizzazione delle proprie tradizioni: questi sono gli scopi fondamentali del nostro operato. Con tutti questi obiettivi il festival si terrà a due passi da Bergamo dal 25 maggio al 10 giugno.

Sabato 27 maggio ci sarà la marcia delle donne per la pace nata in Israele e voluta da donne ebree ed arabe che protestò contro il governo israeliano (30mila donne partecipanti) arriva in Italia e partirà dal festival.

Dopo la partecipazione al festival di Sanremo Enzo Avitabile in un concerto unico e imperdibile con a fianco I Bottari (gruppo percussioni di Napoli) e un gruppo di percussionisti Zulu dal Sud Africa (voluti dal festival per ricordare 100 anni dalla nascita di Nelson Mandela). Si terrà anche il concerto di Carlos Nunez, musicista galiziano conosciuto in tutto il mondo, virtuoso della Gaita galiziana, la cornamusa spagnola. Per la prima volta nella loro storia, una tribù di TUFI, dalla Papua New Guinea, faranno un salto di 10mila anni in pochi giorni. Dal loro habitat primitivo a Chiuduno, per un’esibizione unica dei loro canti e danze. Si terrà anche l’inaugurazione ufficiale del museo all’aperto de “Lo spirito del pianeta” e lapresentazione di 7 percorsi: In bus, con mountain bike e moto con partenza dal museo e itinerari nelle zone limitrofe al festival

Un labirinto, molte attività culturali e di promozione turistica, resa possibile grazie alla partecipazione di alcune scuole e licei della provincia di Bergamo con il progetto di alternanza scuola/lavoro. Sarà possibile sostare presso il centro sportivo di Chiuduno (spazio adiacente al festival), con una tenda, una roulotte o un camper. Saranno messi a disposizione dei campeggiatori, Bagni e docce per tutta la durata del festival.

Moltissimi nuovi punti ristoro (messicano, brasiliano, eritreo) e all’interno un novo ristorante con la cucina tipica bergamasca, con prodotti anche del Bio Distretto, e un nuovo ristorante Sushi. 140 associazioni italiane che lottano per il rispetto e la tutela dell’ambiente, organizzeranno un programma di eventi e conferenze legate all’ambiente.  :”Nell’edizione 2017 avendo usato materiale in Mater-bi di mais, con piatti, bicchieri, posate e altro, sono riusciti a riciclare ben il 70% dei rifiuti”.

 

 

Source: lanuovaecologia.it

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