Le attuali ricerche indicano che i primi ricordi delle persone risalgono a circa 3 anni e mezzo di età. Tuttavia, il nuovo studio è andato più a fondo, introducendo alcune novità.
La ricerca ha coinvolto 6641 persone, a cui è stato chiedo di rispondere a un questionario sui ricordi. Gli scienziati hanno chiesto ai partecipanti di dettagliare il loro primo ricordo insieme alla loro età in quel momento, specificando però di non associarlo a una fotografia di famiglia, a una storia o altra fonte diversa dall’esperienza diretta.
Circa 2500 degli intervistati, a loro dire, avevano ricordi risalenti ai 2 anni di età (il 38,6% degli intervistati) e quasi 900 addirittura del primo anno di vita. Questa nuova tempistica veniva riferita più frequentemente dalle persone di mezza età o più anziane.
Sulla base delle descrizioni ottenute, i ricercatori hanno esaminato il contenuto, la natura e i dettagli dei primi ricordi degli intervistati, e hanno valutato i probabili motivi per cui le persone avevano raccontato ricordi di un’epoca, considerata improbabile.
Poiché molti di questi ricordi risalivano infatti a prima dell’età di due anni, secondo gli autori, si tratta di memorie immaginarie basate su frammenti dell’infanzia legati a fotografie o conversazioni familiari.
Di conseguenza, ciò che una persona ha in mente quando cerca di riportare alla memoria i primi ricordi in realtà è una rappresentazione mentale costituita da frammenti di esperienze precedenti e da fatti della propria infanzia riferiti, anziché di ricordi reali.
Nel corso del tempo, tali rappresentazioni mentali vengono sperimentate in modo ricostruttivo e quindi per l’individuo sono semplicemente “ricordi” con contenuti fortemente legati a un particolare momento.
La dottoressa Shazia Akhtar, primo autore dello studio per l’Università di Bradford, ha spiegato:
“Ciò che si ricorda, quando si richiamano alla memoria ricordi precoci, non è altro che una rappresentazione mentale di tipo episodico costituita da frammenti di esperienze precedenti e alcuni fatti o conoscenze sulla propria infanzia. Fondamentalmente, la persona che li ricorda non sa che è finzione. Infatti quando le viene detto che i ricordi sono falsi spesso non ci crede”.
Secondo gli scienziati ciò è dovuto al fatto che la nostra mente ci permette di ricordare cose molto complesse non prima dei 5-6 anni di età, quando iniziano a consolidarsi i ricordi “da adulto”, in parte perché deve esserci un sufficiente grado di maturazione neurobiologica e in parte per il modo in cui la mente inizia a comprendere il mondo.
Source: greenme.it
"La linea del governo è molto chiara dall'inizio, abbiamo sostenuto l'Ucraina per costruire la pace. La pace non si costruisce…
Volodymyr Zelensky says he is “afraid” Donald Trump could “lose interest” in negotiating an end to the war in Ukraine,…
PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – La Cina ha avviato progetti di ristrutturazione in 25.100 vecchie comunità residenziali urbane nei primi dieci…
Ireland, Spain, the Netherlands and Slovenia will boycott the 2026 Eurovision Song Contest, after it was decided Israel could compete.…