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Capodanno amaro per Mura costretto a scalo tecnico a Perth

“E’ stata durissima dover accettare di fermarsi, e’ l’ultima cosa che avrei voluto fare”. Sono le prime parole del velista sardo Gaetano Mura appena arrivato a Perth, in Australia. Il navigatore e’ stato costretto a toccare terra 15.53 ora locale (alle 8.53 in Italia) per una serie di riparazioni e verifiche tecniche sulla sua barca di 12 metri “Italia”, con cui ha cercato, invano, di battere il Solo Round the Globe Record, il giro del mondo in barca a vela senza assistenza ne’ scali. “I cinque giorni che impiegato per arrivare sin qui sono serviti anche per trovare la forza di affrontare tutto questo”, ha dichiarato Mura, deluso e amareggiato, dopo 65 giorni, 6 ore e 38 minuti di navigazione dalla partenza da Gibilterra, quando era circa a meta’ del percorso previsto. “Certo che avrei preferito pensare di tornare a Cagliari con un altro risultato, ma ora vediamo quali sono le condizioni della barca, a seguito dei controlli, se saranno considerate tali da permetterci di ripartire”.

In vista del ritorno il Italia, che il team 1Off di Mura sta preparando da ieri, e’ stato allertato il Wssrc, l’ente deputato all’omologazione dei record di velocita’ a vela. L’impresa del velista sardo, che a questo punto potra’ tentare il record con assistenza e scalo, dipendera’ degli esiti delle verifiche sul class40 da stamattina ormeggiato al Freemantle Sailing Club.
Stamane ad attenderlo a Perth Mura ha trovato il console italiano David Balloni, assieme al sailing manager del club, Scott Olney, e al giudice di regata Raf Bellofiore, oltre ad alcuni inviati della stampa australiana e a un gruppo di appassionati. “Non ho da rimproverarmi nulla”, ha detto il velista, provato anche fisicamente, “so di aver speso tutto me stesso. Purtroppo, pero’, quando si compete con mezzi meccanici cosi’ complessi il problema e’ sempre dietro l’angolo e quanto ti capita non puoi far nulla”. Ventidue giorni fa “Italia” ha urtato, durante la navigazione notturna nell’Oceano Indiano, un oggetto galleggiante non identificato e riportato problemi ai timoni, che sono stati risolti dono una prima serie di controlli e riparazioni. Ma poi sono arrivate l’avaria al pilota automatico, alla centralina del vento e all’antenna dell’Iridium Openport, il sistema di comunicazione satellitare, e la sosta in Australia e’ stata inevitabile.
L’obiettivo di Mura, partito dal porto di Cagliari il 15 ottobre scorso era battere il record di 137 giorni per il giro del mondo a vela in solitario senza scalo ne’ assistenza su class40: su tre tentativi appena uno e’ riuscito. Il primato resta al navigagore cinese Guo Chuan.

Source: corriere quotidiano.it – sport

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