Categories: Attualità

L’Italia è entrata in recessione e lo spread è ancora elevato

L’Italia è entrata in recessione e l’orizzonte è denso di “fattori di rischio rilevanti”, ma l’esecutivo continua ad avere una politica di bilancio piena di incertezze. È il duro richiamo del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, lanciato davanti ai big della finanza riuniti per il 25esimo Forex. Un intervento preoccupato per la tendenza negativa del Pil, lo spread “ancora elevato” e i primi segnali di una stretta creditizia.

La terapia, secondo il numero uno di Bankitalia, è “tenere alta l’attenzione all’equilibrio dei conti” e attuare subito un “disegno organico di riforme” per “preservare la fiducia dei risparmiatori e riguadagnare quella degli investitori”. Perchè se l’economia mondiale frena, quella italiana rischia il “ristagno” o una nuova crisi. “Le prospettive dell’economia italiana – ha spiegato Visco – sono oggi meno favorevoli di un anno fa. Sono gravate da rischi al ribasso che hanno in parte origine estera, ma che continuano a riflettere in misura significativa le debolezze proprie del nostro paese, in primo luogo l’incertezza sulla crescita, oltre che sull’orientamento della politica di bilancio e sulla ripresa di un percorso credibile di riduzione del peso del debito pubblico sull’economia”. E l’ammontare di titoli pubblici “da collocare sul mercato continua a essere ingente: quasi 340 miliardi per il solo rinnovo dei titoli in scadenza nel 2019”.

“L’incertezza sulla politica di bilancio – ha sottolineato il governatore – non si è dissipata. L’accordo con la commissione europea è stato raggiunto per il 2019, ma per il 2020-21 restano da definire numerosi aspetti e, specialmente, il futuro delle clausole di salvaguardia. Se fossero disattivate senza prevedere misure compensative, il disavanzo si collocherebbe intorno al 3% del Pil in entrambi gli anni”. Le riforme quindi sono la strada obbligata perché, “in assenza di risultati consistenti sul piano strutturale, quelli che a livello internazionale sono rallentamenti di natura congiunturale tendono da noi a trasformarsi in un ristagno o in un calo dell’attività produttiva”.

Parole accolte positivamente dai banchieri in platea. “Ho apprezzato l’intervento del governatore – ha detto il numero uno dell’Abi, Antonio Patuelli – anche per quello che riguarda gli aspetti sull’equilibrio di bilancio e la necessità di riduzione del debito pubblico, che continua a crescere”. Per il presidente di Unicredit, Fabrizio Saccomanni, è stata “una relazione esemplare”, mentre il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro ha evidenziato l’urgenza di sostenere la crescita. “È dalla metà del 2018 che il mondo sta rallentando – ha ammonito Gros-Pietro – è un problema non italiano ma globale. Il messaggio è: facciamo ripartire gli investimenti”.

Source: www.ilfogliettone.it

Admin

Recent Posts

Gruppo Netweek acquista le emittenti televisive di Telecity

MERATE (ITALPRESS) – Netweek Spa, società quotata sul MTA di Borsa Italiana, ha firmato il contratto di acquisizione del 100%…

6 minuti ago

Alaphilippe vince la 12^ tappa al Giro, Pogacar resta in rosa

FANO (ITALPRESS) – Julian Alaphilippe ha vinto con arrivo solitario la 12esima tappa del Giro2024, Martinsicuro-Fano di 193 km. Il…

6 minuti ago

Lavoro, Meloni “Siamo su strada giusta ma non ci culliamo su allori”

FIRENZE (ITALPRESS) – “Il lavoro è il cuore di questa manifestazione ed è anche al centro del nostro impegno alla…

6 minuti ago

Maltempo in Veneto, stato di allarme in gran parte del territorio

VENEZIA (ITALPRESS) – Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto ha emesso un avviso di criticità idrogeologica ed…

6 minuti ago

Parte la Sicilian Cardiovascular Academy, nuovo modello di Cardiologia

ACI CASTELLO (CATANIA) (ITALPRESS) – Le patologie cardiovascolari restano la prima causa di ospedalizzazione e mortalità in Italia. Tuttavia, negli…

41 minuti ago