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“Carta di credito bloccata”, attenzione alla nuova truffa Postepay

“Carta di credito bloccata”, attenzione alla nuova truffa Postepay
3 gennaio 2017


di Matteo Acitelli

Una nuova truffa online torna a colpire i proprietari di una carta di pagamento Postepay. Da qualche settimana, infatti, decine di utenti Postepay stanno segnalando la ricezione di un messaggio che invita a cliccare su un link per verificare i dati della carta.

Una nuova truffa online torna a colpire i proprietari di una carta di pagamento Postepay. Da qualche settimana, infatti, decine di utenti Postepay stanno segnalando la ricezione di un messaggio che invita a cliccare su un link per verificare i dati della carta. Come segnalato prontamente dai responsabili del servizio “Una vita da social” su Facebook, nel caso in cui doveste ricevere il seguente messaggio via sms, email o WhatsApp, non bisogna assolutamente aprire il link e cestinare immediatamente il messaggio.

Il messaggio truffa inviato negli ultimi giorni riporta: “Per motivi di sicurezza, la tua carta di credito è stata bloccata. Esegui subito la verifica dei tuoi dati”. Il messaggio è accompagnato da un pericoloso shortlink che rimanda l’utente ad un sito internet in grado di rubare i dati sensibili della Postepay, con il rischio di ritrovarsi la carta di pagamento svuotata dai truffatori. Come sottolineano gli agenti delle forze dell’ordine sulla pagina Facebook “nessun Istituto di credito ti chiederà mai di inserire i tuoi dati online”.

Vista la grande diffusione in Italia dei servizi Poste Italiane, i cyber criminali utilizzano il marchio della nota società per mettere in atto truffe e pericolose attività di phishing. Un’altra tipologia di truffa ai danni dei clienti Postepay è stata messa in atto questa estate con l’invio di centinaia di messaggi che invitavano a cliccare su un link per modificare i dati di accesso al servizio. Anche in quell’occasione la compagnia ha sottolineato che: “Poste Italiane non manda comunicazioni al di fuori dell’area riservata ai clienti e non chiede online dati sensibili”.

Fonte: tech.fanpage.it

Source: Sapereeundovere.com

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