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C’è un pesce che non ha lische e fa bene. E’ lo storione

14 luglio 2017

Tutti lo conoscono come il pesce del caviale, ma la carne dello storione è altrettanto preziosa per i valori nutrizionali e la delicatezza del sapore che ne fanno un alimento sano, per tutte le età e i gusti.

Rico di Omega 3

“Le sue carni sono pregiate per l’alto contenuto proteico e la ricchezza di Omega 3. – precisa Stefania Gugi, Nutrizionista Eubiotica – 100 grammi di Storione contengono circa il 20% di proteine, 1,78% di grassi saturi, 3,16% di grassi monoinsaturi, 1,54 % di grassi polinsaturi. Il potere proteico – prosegue Gugi – è sostenuto dalla presenza di aminoacidi, di cui molti essenziali, necessari per la crescita e il mantenimento  dell’intera massa magra”.

Niente lische

La maggior parte dei consumatori non conosce lo storione bianco e non sa che se da un punto di vista nutrizionale ha tutte le benefiche proprietà del pesce, presenta anche la versatilità di preparazione della carne bianca, non ha lische e non pone il problema dello scarto.

“La filiera produttiva è totalmente controllata – spiega il biologo, Mario Pazzaglia, Responsabile Ricerca e Sviluppo di Agroittica Lombarda, azienda italiana leader del settore, che vanta il più grande allevamento di storioni d’Europa. – Lo storione bianco nasce nei nostri allevamenti di Calvisano dove l’acqua sgorga dal sottosuolo direttamente nell’area dedicata all’acquicultura. Abbiamo creato un ambiente il più possibile simile a quello naturale degli storioni. Oltre ad alimenti specifici,  i nostri storioni – precisa Pazzaglia – si nutrono di crostacei e molluschi che vivono e crescono nel medesimo ambiente: questo permette di migliorare sia la sostenibilità produttiva che la qualità delle carni”.

In cucina versatile come le carni bianche

Lo storione bianco risulta versatile in cucina, si presta ai piatti più disparati ed ha tempi di cottura molto rapidi. La sua riconosciuta pregevolezza nutrizionale è legata soprattutto alla sua quota lipidica e alla sua rifilatura che preserva il “cuore” del filetto, la sua parte più ricca.

“Altro aspetto molto interessante rispetto ad altri prodotti ittici – aggiunge il biologo Pazzaglia – è che lo storione è idoneo, grazie alla filiera italiana totalmente controllata, al consumo crudo diretto e non richiede l’abbattimento termico per l’inattivazione dei parassiti (in quanto non presenti nell’ambiente di allevamento), questo consente di congelare il prodotto eventualmente avanzato, cosa che non sarebbe possibile con un prodotto precedentemente abbattuto. Peraltro – conclude – a differenza di altri pesci, il congelamento non comporta una perdita qualitativa e la polpa mantiene la sua caratteristica compattezza”.

Il re dei banchetti dei Gonzaga e degli Estensi

Già antichi greci e latini consideravano prelibatissima la carne di storione, ma è soprattutto durante il Rinascimento italiano che lo storione viene celebrato come il re dei banchetti, immancabile soprattutto alle corti dei Gonzaga e degli Estensi, non solo per la sua bontà, ma anche per le virtù che gli venivano attribuite. Lo storione infatti era considerato simbolo di forza e vitalità.

“Il valore calorico delle carni oscilla dalle 100 alle 135 calorie per 100g. (valore che cambia a seconda della varietà di Storione: Beluga, Stellato, Russo, Bianco). Possiede minerali fondamentali per l’intero organismo umano: Potassio, Ferro, Calcio, Fosforo, Magnesio e vitamine a volontà: A  ed  E, gruppo B, vitamina PP, ma soprattutto, vitamina D (D3).  Tra gli storioni, quello bianco è il più prelibato grazie alle sue carni candide, delicate, morbide che come abbiamo già detto – specifica Stefania Gugi – lo rendono  un alimento decisamente e naturalmente antiossidante. La carne di questo pesce, così ricco di nutrienti, è molto indicata per l’alimentazione infantile, nonché per migliorare i tessuti interni, il derma, la vista, le ossa, le attività cerebrali degli adulti e degli anziani”.

Source: www.agi.it

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