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Come cambiano i voucher

10 marzo 2017

“Attività lavorative di natura meramente occasionale rese a favore di imprenditori o professionisti che non abbiano lavoratori alle proprie dipendenze, con qualunque forma contrattuale inquadrati”. È questo il punto chiave del testo che unifica, in commissione Lavoro della Camera, undici proposte di legge presentate per modificare la disciplina del lavoro accessorio, cioè l’uso dei voucher. Un lungo lavoro di mediazione apprezzato dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Il governo, dice Poletti, “ha apprezzato il lavoro che la commissione lavoro della Camera ha svolto sui voucher, i contenuti sono vicini a quelli di merito dell’esecutivo, per una riduzione dell’uso e un intervento radicale”. Per il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, invece, “si sta facendo un’operazione che prova a depotenziare il referendum e non ad affrontare il tema”, osserva. “Mi pare”, aggiunge la leader del sindacato di Corso Italia, “che si stia seguendo la strada dell’indebolimento e non di una soluzione drastica”.

Ecco, in sintesi, cosa prevede il testo unificato:

  • Per cosa si usano i voucher: Piccoli lavori domestici a carattere straordinario (baby sitter e badanti); ripetizioni; piccoli lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione; manifestazioni no profit; lavori di emergenza (per calamità o eventi naturali improvvisi) e solidarietà’; Attività di natura meramente occasionale per imprenditori o professionisti senza dipendenti; Attività agricole di carattere stagionale.
  • Chi li può usare: Famiglie e privati non imprenditori o professionisti; imprese o professionisti che non abbiano lavoratori alle dipendenze; agricoltori per attivita’ stagionali.
  • Chi viene pagato: Nelle imprese o presso professionisti: disoccupati, pensionati, studenti sotto i 25 anni, disabili, soggetti in comunità di recupero, lavoratori stranieri provenienti da paesi fuori dalla Ue che abbiano perso il lavoro da meno di sei mesi. Nessun limite per le famiglie.
  • Compenso: Il valore del voucher è di 10 euro se committenti sono le famiglie e 15 euro se lo sono imprenditori e professionisti. Il lavoratore potrà ricevere compensi in voucher fino a 5.000 euro l’anno, ma non oltre 2.000 euro l’anno da un singolo committente.
  • Tetto per imprese e famiglie: Sia famiglie sia imprese possono pagare in voucher fino a 3.000 euro l’anno.
  • Dove si acquistano: Le famiglie possono acquistare voucher per via telematica o nelle rivendite autorizzate; le imprese solo carnet numerati in via telematica.
  • Sanzioni: Se viene omessa la comunicazione, sanzione da 400 a 2.400 euro; in caso di utilizzo improprio, sanzione da 600 a 3.600 euro. Se vengono superati i limiti quantitativi o qualitativi di utilizzo, sanzione da 600 a 3.600 euro. In caso di uso improprio, superati i limiti quantitativi e qualitativi, per prestazioni funzionali all’attività di impresa o professionale scatta la trasformazione in contratto a tempo indeterminato.

Source: agi.it/economia

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