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Diletta Leotta a Sanremo: non lasciate vincere i bulli

10 febbraio 2017

La mia frequentazione con la prima serata di Sanremo si è limitata a sincronizzare gli orologi con mia madre che aveva il sacro dovere di avvisarmi ogni qual volta fosse salito sul palco Tiziano Ferro. Tuttavia, ho Twitter, il che vuol dire che seguo le cose anche senza seguirle. Sta mattina, per esempio, ho cercato il messaggio che Diletta Leotta ha rivolto ai ragazzi e alle ragazze vittime di cyberbullismo (è stata approvata in Senato una legge per contrastarlo, ma deve ancora passare alla Camera). Per farlo ho dovuto districarmi in una foresta di commenti sul vestito, come neanche il Principe Filippo nella foresta di rovi in La Bella Addormentata, ma alla fine ce l’ho fatta. Cosa ho visto? Una giovane professionista che è stata vittima di cyberbullismo, che avrebbe potuto nascondersi sotto un sasso per il dolore e l’umiliazione a cui hanno cercato di sottoporla, ma è salita lo stesso sul palco per dire a tutti – soprattutto agli adolescenti –  siate coraggiosi, siate forti e denunciate. Esponendosi tre volte. Una, perché ne ha parlato. Due, perché ha ricordato a 11 milioni di persone che le foto che le hanno sottratto esistono, e magari avrebbe preferito che se ne dimenticassero. Tre, perché non l’ha fatto travestita da educanda per chiedere scusa e dirottare consensi, ma tirata dalla gnocca che è. Abito rosso e via dicendo. È stata legnosa, è stata impacciata, è stata poco adeguata, era troppo scoperta? Chi se ne frega? Il messaggio era semplice e chiaro: non lasciate vincere i bulli, imponetevi. Tutto il resto è fuffa. Visto che siamo in tema di Sanremo potete cantarla alla Califano, se volete.

Source: freedamedia.it

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