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Le persone che si credono importanti di rado arrivano in alto

Le persone che si credono importanti di rado arrivano in alto
21 giugno 2017

Quando parliamo di arrivare in alto, non ci riferiamo al fatto di superare gli altri grazie a caratteristiche superficiali, come l’essere fisicamente più belli o avere più successo al lavoro. Arrivare in alto vuol dire molto di più: significa poter toccare il benessere psicologico in maniera autentica e profonda. Essere felici vuol dire essere arrivati in alto, al punto migliore che possiamo raggiungere, quello dove si assapora la vita con gusto.

Il concetto della sottrazione di importanza alla nostra persona è legato a quello di accettazione incondizionata. Quando mettiamo a dieta il nostro ego e ci vediamo semplicemente per quello che siamo, ovvero persone, ci disfiamo dell’ansia di apparire in un certo modo, di dare un’immagine di noi eccezionale.

L’essere umano ha valore per come è e per come si comporta, ma soprattutto per la sua capacità di amare. Non serve a niente avere tanti titoli, un bel fisico o una grande fortuna, se poi non sappiamo praticare l’amore, sia nella nostra vita che con gli altri esseri umani.

Se ci riflettete, vedrete che, in realtà, le persone che apprezzate di più sono quelle che si mostrano autentiche, che si accettano e che sono sicure di quello che sono. Cercano di migliorarsi, ma non dicono a se stesse di essere sbagliate perché non trovano in loro nessuna qualità. Quando ci mostriamo psicologicamente nudi davanti al mondo, il nostro ego inizia a sgonfiarsi e noi cominciamo ad amarci mentre raggiungiamo quel punto così in alto di cui parlavamo prima.

Arrivare in alto non dipende da fattori esterni

Quando giudichiamo gli altri sulla base dei loro possedimenti o dei loro successi, commettiamo un errore. Errore che possiamo aggravare se ci auto-valutiamo in funzione delle nostre caratteristiche. Questo ci porterà a non accettarci per come siamo in quel determinato momento della nostra vita e, dunque, a soffrire.

I fattori esterni non possono attribuire valore ad una persona. Così come il fruttivendolo tiene anche i frutti con qualche imperfezione, mantenendo il loro prezzo al pari degli altri, noi non possiamo sottrarci valore a causa di qualche azione o aspetto precisi.

Per fortuna, la capacità di dare amore è innata in ogni essere umano. Non ha importanza che si tratti di un politico, di un cameriere, di un informatico o di un modello: ogni essere umano porta nel suo bagaglio personale l’amore per la vita e per i suoi simili.

Forse credete che esistano le persone cattive, ma vi sbagliate. Esistono le persone problematiche o nel torto che non hanno ancora imparato ad agire in modo diverso. Se ci pensate su, vi renderete conto che dentro questi individui c’è un bambino che non vuole altro che esporsi alla vita, correre, ridere e divertirsi.

Siccome ogni essere umano possiede questa importantissima capacità, tutti abbiamo lo stesso valore, senza che la razza, il genere, l’intelligenza o i soldi contino qualcosa.

Visualizzarci privi di importanza

Per liberarsi dall’ansia nata dai pensieri come “devo essere così”, “devo avere quella qualità”, “devo possedere quegli oggetti”, è necessario visualizzarsi privi di tutto ciò che, secondo noi, ci attribuirebbe valore. Questi aspetti non sono altro che strati superflui che, quando ci mettiamo a nudo, spariscono.

Ad esempio, se crediamo che un bel fisico sia determinante per il valore di una persona, dobbiamo immaginarci privi di questa qualità. Dobbiamo visualizzarci poco attraenti, ma incredibilmente felici, perché il fisico non è necessario per godersi la vita.

Possiamo fare la stessa cosa con molte altre caratteristiche, come l’intelligenza o il successo. Se saremo capaci di vederci come esseri poco intelligenti o poco vittoriosi, ma ugualmente felici, potremo svincolarci da quegli strati che indossiamo ed essere meno rigidi con le nostre imperfezioni. I nostri difetti non sono un handicap, bensì sono presenti in ogni corpo e in ogni anima.

Così, vedendoci liberi, arriveremo in alto: raggiungeremo l’accettazione del nostro Io e, pertanto, la liberazione da quelle false necessità e dalla dipendenza dai fattori esterni.

Saremo felici a prescindere da ciò che possediamo. Saremo in pace con noi stessi e con il nostro ambiente, perché non ci sentiremo più obbligati a dare un’immagine specifica di noi per essere accettati. Paradossalmente, gli altri ci accetteranno in modo più sincero.

Il segreto del benessere, dunque, consiste nel privarci di importanza e nel saper dire a noi stessi, anche se può sembrare contraddittorio, che siamo esseri validi, ma poco importanti, geniali ma non indispensabili.  Questo vi regalerà un grande riposo mentale. Non avete nulla da dimostrare, dovete solo amarvi per quello che siete.

Source: lamenteemeravigliosa.it

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