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Per I 50 anni del ’68 creato un racconto per immagini

Per I 50 anni del ’68 creato un racconto per immagini
7 novembre 2018

In occasione del 50° anniversario del 1968 – dopo il successo dell’edizione romana che ha visto ben 20.000 visitatori al Museo di Roma in Trastevere e il conferimento della medaglia da parte del Capo dello Stato Sergio Mattarella per il valore sociale e culturale dell’iniziativa – Eni e Intesa Sanpaolo portano a Torino “Dreamers. 1968: come eravamo, come saremo”. L’esposizione fotografica e multimediale, che sarà allestita a Torino presso Camera – Centro Italiano per la Fotografia e nel grattacielo Intesa Sanpaolo dall’8 novembre al 2 dicembre 2018, è il risultato di un lavoro di ricerca svolto da Agi Agenzia Italia nei materiali d’epoca di tutte le storiche agenzie italiane e internazionali.

Una mostra diffusa nella città di Torino – spreading the 1968 in town – che si sviluppa nella sede di Camera, vero e proprio osservatorio sulla fotografia nazionale e internazionale di cui Intesa Sanpaolo è partner fondatore e Eni partner istituzionale, nella hall del grattacielo Intesa Sanpaolo, luogo simbolo della banca e della città, e in Piazza San Carlo, lungo i portici di fronte alla sede storica del Gruppo.

La mostra a cura dell’Agenzia Italia, realizzata in collaborazione con Eni e Intesa Sanpaolo, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino, è resa possibile dalle numerose fotografie provenienti dall’archivio storico di Agi e completata con prestiti messi a disposizione da Eni, Archivio storico di Intesa Sanpaolo, AAMOD-Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, AFP Agence France-Presse, AGF Agenzia Giornalistica Fotografica, ANSA, AP Associated Press, Marcello Geppetti Media Company, Archivio Riccardi, Contrasto, Getty Images, Archivio Storico della Biennale di Venezia, Associazione Archivio Storico Olivetti, FCA Group, Museo Nazionale del Cinema, Archivio Storico della Città di Torino, RAI-RAI TECHE, Corriere della Sera, Il Messaggero, La Stampa, l’Espresso.

Cape Canaveral, l’equipaggio dell’Apollo 8: da sinistra Frank Borman, William A. Anders e James A. Lovell, novembre, 1968. NASA / AFP

L’iniziativa, che nasce da un’idea di Riccardo Luna, direttore Agi e curata a quattro mani con Marco Pratellesi, condirettore dell’agenzia, delinea un vero e proprio percorso nell’Italia e nella Torino del periodo: un racconto per immagini e video del Paese di quegli anni per rivivere, ricordare e ristudiare quell’affascinante storia che ha messo le radici dell’odierno. Come racconta Riccardo Luna: “Questa non è una mostra sul passato ma sul futuro. Sul futuro che sognava l’ultima generazione che non ha avuto paura di cambiare tutto per rendere il mondo migliore. Che si è emozionata e mobilitata per guerre lontane; che ha sentito come proprie ingiustizie subite da altri; che ha fatto errori, certo, ha sbagliato, si è illusa, è caduta, ma ha creduto, o meglio, ha capito che la vera felicità non può essere solo un fatto individuale ma collettivo, perché se il tuo vicino soffre non puoi non soffrire anche tu. Nessuno si salva da solo. Quello che ci ha colpito costruendo questa mostra, sfogliando le migliaia di foto che decine di agenzie e archivi ci hanno messo a disposizione con una generosità davvero stupefacente, come se tutti sentissero il dovere di contribuire alla ricostruzione di una storia che riguarda i nostri figli molto più che i nostri genitori; quello che ci ha colpito sono gli sguardi dei protagonisti, l’energia dei loro gesti, le parole nuove che usavano”.

Indianapolis, Robert F. Kennedy durante un comizio per la campagna delle primarie democratiche, 30 aprile, 1968. AP/ANSA
Da qui, Agi ha ricreato un archivio storico quanto più completo del ’68 attraverso le immagini simbolo dell’epoca. Non solo occupazioni e studenti, ma anche e soprattutto la dolce vita, la vittoria dei campionati europei di calcio e le altre imprese sportive, il cinema, la vita quotidiana, la musica, la tecnologia e la moda. Dreamers si presenta quindi come una preziosa occasione di dibattito sul tema della fotografia come linguaggio e documento di ricostruzione storica.

Saigon, un sospetto Viet Cong viene giustiziato per strada da Nguyen Ngoc Loan, capo della Polizia Nazionale vietnamita, 1 febbraio, 1968. AP/ANSA 
In occasione dell’esposizione torinese, Dreamers si arricchisce di ulteriori contributi fotografici, video e documentali che consentono di rivivere alcuni momenti storici del 1968 a Torino come il famoso sciopero del 30 marzo della Fiat, gli sgomberi e le manifestazioni universitarie ma anche immagini tratte dal Museo Nazionale del Cinema, alcune rare immagini delle automobili dell’epoca e le più importanti prime pagine del quotidiano La Stampa. Saranno presenti in mostra, inoltre, immagini tratte dall’Archivio storico di Intesa Sanpaolo che raccontano il progetto Finafrica della banca nonché le storiche locandine di Eni che mostrano come l’azienda, a partire dalla metà degli anni Sessanta, abbia individuato nei giovani il target destinatario di nuove campagne pubblicitarie di prodotti “che contengono in sé una carica di aggressività palese o latente”, tra cui la benzina.

Praga, ingresso dei sovietici in città, 21 agosto, 1968. Heritage/AGF
Un viaggio nel tempo fra 170 immagini, tra le quali più di 60 inedite; 20 archivi setacciati in Italia e all’estero; 15 filmati originali che ricostruiscono più di 210 minuti della nostra storia di cui 12 minuti inediti; 30 prime pagine di quotidiani e riviste riprese dalle più importanti testate nazionali, con un focus sulla cronaca locale torinese dell’epoca grazie all’importante contributo fornito dal quotidiano La Stampa; e inoltre una ricercata selezione di memorabilia: un juke boxe, un ciclostile, una macchina da scrivere Valentine, una fotocamera Leica dell’epoca, e la maglia originale della Nazionale italiana indossata da Tarcisio Burgnich in occasione della finale dei Campionati europei di quell’anno.

Tutti questi temi verranno raccontati attraverso la cronaca, gli usi, i costumi e le tradizioni in diverse sezioni tematiche, dando vita e facendo immergere il pubblico in questo lungo e intenso racconto nell’Italia e nella Torino del ’68.

Parigi, una giovane studentessa a terra durante gli scontri in una manifestazione, 1 maggio, 1968. AFP 
Ad accogliere i visitatori ci saranno i grandi “sognatori del futuro”; attraverso le figure di Martin Luther King e Bob Kennedy il pubblico sarà guidato all’interno della cronaca internazionale del ’68: dalla guerra del Vietnam alla segregazione razziale negli USA, dalla presidenza di Nixon alla fine della Primavera di Praga, dalla Grecia dei colonnelli al maggio francese fino agli scontri tra l’esercito e gli studenti a Città del Messico, si ripercorreranno alcuni degli eventi che hanno influenzato e cambiato le sorti della storia del mondo. Eventi che sono raccontati nel libro 1968 dalla scrittrice Oriana Fallaci, testimone diretta, dal Vietnam al Messico, dei fatti di quell’anno cruciale.

Seguiranno poi le occupazioni, le contestazioni e le rivolte studentesche: in particolare, saranno ripercorsi i tragici scontri tra studenti e forze dell’ordine avvenuti nella famosa “Battaglia di Valle Giulia” nonché i numerosi scontri e scioperi che hanno caratterizzato la Torino dell’epoca. Nel capoluogo piemontese, infatti, il 1968 comincia in anticipo, con l’occupazione studentesca di Palazzo Campana, sede dell’Università: è l’inizio di un anno di lotte contro il potere accademico, unite agli scioperi operai. Sarà, inoltre, riportato un ciclostile originale dell’epoca, per rievocare i momenti della ribellione per mezzo della stampa di volantini e giornaletti universitari.

Roma, Giacinto Facchetti, capitano della Nazionale, alza la coppa dei campionati europei vinti a Roma contro la Jugoslavia, 10 giugno, 1968. (Agi)
L’esposizione proseguirà nella sezione “La dolce vita”: ci sarà, anche grazie al contributo fornito dal Museo Nazionale del Cinema, il Bel Paese della dolce vita del noto Piper Club di Roma, punto d’incontro di alcune famose celebrities nazionali e internazionali come l’attore Sean Connery, il cantante Adriano Celentano, il regista Federico Fellini, l’attore Alberto Sordi, l’attrice Anna Magnani, il cantante Massimo Ranieri, il regista e attore Vittorio Gassman, il cantante Domenico Modugno. E non mancherà anche qui un riferimento alla Torino dell’epoca, con Caterina Caselli ripresa con alcuni operai negli allora stabilimenti FIAT.

Altre sezioni saranno dedicate alla musica italiana e internazionale e alle grandi imprese sportive del ‘68, come la vittoria ai Campionati Europei della Nazionale Italiana a Roma contro la Jugoslavia

Anche l’innovazione tecnologica avrà il suo spazio all’interno della mostra. Sarà presente, infatti, una sezione dedicata al grande fermento tecnologico del 1968 che culminerà con lo sbarco sulla luna di Neil Armstrong del 1969.

I grandi personaggi che hanno segnato in maniera indelebile quell’anno “rivivranno” attraverso i loro discorsi più famosi. Grazie ad alcuni pannelli speciali, sarà possibile leggere estratti del discorso pronunciato da Martin Luther King il giorno prima di essere assassinato, il “discorso sul Pil” di Bob Kennedy, la poesia “Il PCI ai giovani” e il testo “Vi odio cari studenti” di Pier Paolo Pasolini.

Roma, disordini a Valle Giulia, 1 marzo, 1968. Carlo Riccardi/ Archivio Riccardi
Oltre all’esposizione l’iniziativa prevede l’organizzazione di “Vero o Falso – dalla guerra dei mondi alle bufale del web”, un ciclo di workshop riservati agli studenti delle scuole superiori torinesi e curato da Eni. Un programma variegato, di spessore e nello stesso tempo accattivante, dedicato al tema delle “fake news”, che punta a far riflettere ciascun studente su storia, immagini e notizie con esperti d’eccezione. L’obiettivo sarà quello di fornire ai giovani gli strumenti per apprendere come decrittare il mondo dell’informazione e distinguere il “vero” dal “falso”, che sia esso diffuso attraverso parole o immagini. I workshop, che si svolgeranno dalle ore 10 alle ore 12, prenderanno il via il 14 novembre con un incontro con lo storico Peppino Ortoleva dal titolo “Relazione tra fatto e racconto, come era nel passato e come è nell’epoca della digitalizzazione”. Il 21 novembre Nicolas Lozito, photo editor del quotidiano La Stampa, incontrerà gli studenti in un dibattito su “Le immagini raccontano storie. Il linguaggio visivo nelle news e l’etica della manipolazione delle fotografie”. Il 28 novembre, infine, il condirettore di Agi, Marco Pratellesi, parlerà di “Libertà, news e opinione pubblica”.

L’evento è realizzato con il sostegno di Eni e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con SIAE- Società Italiana degli Autori ed Editori e CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, e in partnership con FCA Group, la RAI, la FIGC, la Fondazione Museo del Calcio, l’AAMOD-Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio Democratico, Leica, Open Polis e il CENSIS.

Media partner dell’iniziativa sono La Stampa, RAI-RAI TECHE, Scomodo, RadioimmAginaria e VoiceBookRadio.

Source: www.agi.it

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