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Quirico e 4 stranieri nella cinquina Premio Terzani

15 marzo 2017

Quattro stranieri e un italiano nella cinquina finalisti della 13^ edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, riconoscimento istituito e promosso dall’associazione culturale vicino/lontano di Udine insieme alla famiglia Terzani. La giuria, riunitasi nei giorni scorsi a Firenze a casa Terzani, ha selezionato autori e titoli che andranno in votazione a partire da un elenco di quaranta libri: Sorj Chalandon per “La quarta parete” (Keller); Li Kunwu e P.Otie’ per “Una vita cinese” (add editore); Domenico Quirico per “Esodo” (Neri Pozza); Gerard Russell per “Regni dimenticati” (Adelphi) e Brian Turner per “La mia vita e’ una paese straniero” (NN). “Cerchiamo ogni anno – commenta Angela Terzani, presidente della giuria – di candidare al premio opere che aiutano a far luce sui retroscena umani, storici o politici delle questioni di maggiore attualita’ nel mondo. Questo, per restare fedeli allo spirito di Tiziano – alla cui memoria il premio e’ dedicato – che ha sempre voluto tentare di capire, e far capire, cio’ che avveniva di la’ dai nostri orizzonti”. I giurati – Giulio Anselmi, Enza Campino, Toni Capuozzo, Tommaso Cerno, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Alen Loreti, Milena Gabanelli, Ettore Mo, Carla Nicolini, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham, Marino Sinibaldi – annunceranno a fine aprile il vincitore, che sabato 13 maggio, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 21), sara’ protagonista della serata-evento per la consegna del premio, da sempre l’appuntamento centrale del Festival vicino/lontano, in programma quest’anno a Udine dall’11 al 14 maggio.
Sorj Chalandon, nella squadra irriverente del settimanale Le Canard Enchaine’, come inviato ha coperto i maggiori conflitti del secolo scorso. “La quarta parete”, vincitore in Francia del Prix Goncourt des lyceens, e’ ambientato nel Libano della guerra civile. Li Kunwu e’ un artista cinese, uno dei pochi della sua generazione a essersi potuto dedicare esclusivamente al fumetto, “Una vita cinese. Il tempo del padre”, pubblicato in 16 Paesi, e’ la sua autobiografia a fumetti, scritta a quattro mani con P. Otie’. Domenico Quirico e’ inviato de La Stampa, nell’agosto 2011 e’ stato rapito in Libia e liberato dopo due giorni. Nell’aprile 2013, mentre si trovava in Siria, e’ stato nuovamente rapito e liberato dopo 5 mesi di sequestro. “Esodo. Storia del nuovo millennio” e’ la cronaca dei viaggi fatti in compagnia dei migranti nei principali luoghi da cui partono. Gerard Russell, inglese, ha lavorato come diplomatico alle Nazioni Unite per 14 anni. Per conto del governo britannico e’ stato tra i primi a sperimentare l’uso della lingua araba negli incontri con gli esponenti mediorientali. “Regni dimenticati. Viaggio nelle religioni minacciate del Medio Oriente” e’ il suo primo libro: racconta di un altro Medio Oriente, una terra di straordinaria diversita’ religiosa e di scambi fecondi tra culture, e di un altro Islam, una civilta’ che in passato ha saputo esprimere grande tolleranza verso i culti religiosi pagani. Infine, Brian Turner, oggi saggista e docente universitario, e’ stato un soldato, figlio e nipote di militari che ha servito per sette anni nell’esercito americano: in Bosnia-Erzegovina e in Iraq, in Medio ed Estremo Oriente. Lasciate le armi, ha debuttato nel 2005 con la raccolta di poesie “Here, Bullet”, ottenendo riconoscimenti di critica e di pubblico. “La mia vita e’ un paese straniero” e’ il suo primo romanzo, un memoir dedicato all’esperienza di guerra.

Source: corrierequotidiano.it – cultura

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