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Wannacry, come mettersi al riparo dai rischi

16 maggio 2017

“E se avessi perso tutti i miei documenti?” Da quando il ramsomware WannaCry ha colpito le reti informatiche di oltre 100 Paesi e oltre 200 mila sistemi Windows, la domanda riecheggia nella testa di molti, generando il panico. Foto personali e file importantissimi: basta un click sbagliato e si rischia di perdere anni di lavoro (e di vita personale).

Come mettersi al riparo dai rischi? Con 5 semplici mosse. Ecco quali:

  1. Aggiornare sempre il Pc – Il metodo più sicuro per mettersi al riparo da infezioni da virus è tenere costantemente aggiornato il pc. Non deve essere un’ossessione, basta attivare l’aggiornamento automatico e il computer lavorerà da sé. In questo modo si riduce il rischio di avere falle nel sistema operativo, che potrebbero esse sfruttate da utenti malintenzionati.
  2. Installare un Antivirus: Per proteggere il Pc è indispensabile installare un Antivirus e avviare periodicamente la scansione del sistema. Da qualche tempo, Windows viene distribuito insieme a Windows Defender
  3. Attivare il Firewall – Il Firewall è il terzo strumento per difendersi da un attacco perché è in grado di bloccare download sospetti e virus dall’invasione nel sistema. Se si utilizza Windows Vista o Windows 7, si ha già un firewall solido e perfettamente funzionante. Più debole, secondo i nerd, quello di Windows XP. Si consiglia
  4. Attenti ai click – Mai cliccare link contenuti all’interno di mail di cui non sia assolutamente certa la provenienza, verificando direttamente con il mittente (e.g. telefonicamente) l’effettivo invio da parte sua del messaggio.
  5. Consentire il blocco pop-up – Le pubblicità che si aprono mentre navighiamo non sono solo fastidiose ma, a volte, sono anche pericolose. E’ importante, dunque, avere il blocco popup sempre attivo, in modo da proteggere il sistema da virus.

Se tutto ciò non dovesse bastare – e questa è la sesta regola – fatevi trovare pronti con periodico back-up che mette ‘in cassaforte’ i vostri documenti più preziosi.

 

Source: www.agi.it

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