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15 febbraio 2017: il Parlamento UE vota a favore del trattato CETA

17 febbraio 2017

15 febbraio  2017 :
A Strasburgo si è riunito il Parlamento Europeo per votare il trattato di libero commercio tra UE e Canada denominato CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement), molto simile al più conosciuto TTIP con gli USA,  attualmente in situazione di stallo. Il Ceta come il TTIP mette in discussione le norme di tutela del lavoro, il diritto alla salute, la tutela dell’Ambiente e dell’Agricoltura e la democrazia.

I movimenti che da anni stanno lavorando per contrastare questo accordo, si sono dati appuntamento davanti alla sede Parlamentare di Strasburgo, dopo aver sfilato per le vie della città  con striscioni e slogan dei rispettivi Coordinamenti ed associazioni   per  esprimere l’opposizione e per chiedere che l’accordo non venisse siglato. Presente la stampa di varie nazionalità.

La giornata è stata caratterizzata da diverse iniziative ad iniziare dalle 8 del mattino dove circa 200 persone si sono sdraiate davanti all’entrata del Parlamento costringendo i Parlamentari  a scavalcarle per poter accedere  .

Ceta

Alcuni rappresentanti della società civile, dopo accreditamento, sono entrati e hanno formato una catena umana durante lo svolgimento dei lavori parlamentari; uno striscione è stato apposto sempre all’interno.

Sappiamo che altri rappresentanti di alcuni movimenti sono anche entrati ad ascoltare gli interventi al Parlamento e a presenziare anche il momento del voto.

Fuori capeggiava un grande cavallo di troia.

La Manifestazione  rappresentativa dei movimenti “in azione” Europei, è partita da  Piazza della Libertà; presenti gruppi francesi, belgi, spagnoli, olandesi, austriaci, tedeschi e italiani con  il Coordinamento ZeroOgm , we move.eu e forse altri . Mille persone o forse più hanno marciato, urlato, cantato e dimostrato la contrarietà della società civile. Vi è stata una forte caratterizzazione della manifestazione, nonostante che i ritardi e le difficoltà comunicative abbiano penalizzato la più ampia partecipazione. Nonostante la mobilitazione e le prese di posizione, le attività collaterali per relazionare con gli europarlamentari e convincerli a cambiare dea sul voto,  il trattato è stato approvato con 408 voti a favore (Popolari, Liberali, Conservatori e Socialisti-Democratici) e 254 contrari (Verdi, Sinistra, l’Enf di Lega e Le Pen, l’Efdd di Farage e M5S, ma anche alcuni socialisti: oltre ai francesi, tra gli eurodeputati del Pd ha votato contro Daniel Viotti). Potete vedere sotto come hanno votato i nostri rappresentanti.

Riteniamo il fatto gravissimo e in spregio della volontà popolare; la maggior parte del Parlamento si mette in posizione sempre più favorevole alle lobby e sempre meno a favore dei cittadini, lavoratori, contadini d’Europa.

Per l’entrata in vigore definitiva del Ceta, servirà ora la ratifica di tutti i 28 parlamenti nazionali e di quelli regionali che hanno potere in questi casi (per esempio in Belgio), un totale di 38 assemblee;   purtroppo però già ad aprile  verrà applicato il 95% delle misure in via provvisoria.

Alcuni Paesi (l’Olanda lo ha fatto con l’accordo con l’Ucraina) potrebbero prima sottoporre la questione ai cittadini con un referendum.

Ringraziamo per l’organizzazione  il Centro sociale Molodoi di Strasburgo e tutti i gruppi che si sono impegnati a dare vitto e alloggio e  a preparare ogni momento delle due giornate (anche  l’importante momento di confronto riassuntivo delle iniziative di ieri, svolto egregiamente con l’aiuto di facilitatori)   e di movimentazione al Parlamento.

Ceta

Chiediamo adesso a tutte le Associazioni o gruppi di interesse, di ideare, promuovere e diffondere qualsiasi azione che vada nella direzione di informare la popolazione e spingere   i nostri parlamentari verso la “non ratifica” dell’accordo.

Non perdiamoci d’animo e continuamo con il nostro impegno per una società a misura e in favore della gente, per un’economia nel rispetto dei bisogni e del volere popolare!

Coordinamento ZeroOgm

 

 

Hanno votato a favore del CETA:

Conservatori e riformisti Fitto – Sernagiotto; Popolari Comi – Cesa – Cicu – Dorfmann – Giardini – Mussolini – Maullu – La Via – Patriciello Pogliese – Salini; Socialdemocratici (S&D)Bettini – Bonafe – Costa – DeMonte – Danti – Gualtieri – Kyenge – Pittella – Picierno – Toia – Zanonato – Zoffoli – Morgano – Sassoli;  Non iscritti: Soru

Hanno votato contro il CETA:

Movimento 5 Stelle Adinolfi – Agea – Aiuto – Beghin – Borrelli – Castaldo – Corrao – D’Amato –  Evi – Tamburrano – Valli – Zullo – Zanni – Ferrara – Pedicini – Moi ; Lega Nord
Bizzotto – Fontana – Salvi – Borghezio – Ciocca; Lista Tsipras/Altraeuropa Forenza – Maltese – Spinelli; VerdiAffronte; Socialdemocratici (S&D) Benifei – Briano – Caputo – Cofferati – Chinnici – Cozzolino – Panzeri – Schlein – Giuffrida – Viotti

Si sono astenuti sul CETA

Popolari Cirio; Partito Democratico Gentile

Non votanti

Tajani (Popolare, come Presidente dell’Europarlamento); Matera, Martuscello (Popolari, assenti). De Castro,  Mosca,  Bresso, Paolucci, Gasbarra (Socialdemocratici (S&D), assenti)

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